romano-barbàrici, régni Reami nati dall'insediamento (fra il 5° e il 6° sec. d.C.) di popolazioni germaniche nelle province dell'Impero romano d'Occidente.
Le origini
I primi r.r.-b. nacquero all'inizio [...] e dove in seguito (568) giunsero i longobardi. In tutti questi regni una piccola minoranza di conquistatori si impose sulla maggioranza della popolazione romanizzata. A dividere i barbari e i romani erano la lingua, la struttura di comando, la ...
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tuitio Nei regnibarbarici, la protezione sociale esercitata dal re sui propri sudditi, per il mantenimento dell’ordine pubblico (➔ mundio). ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Guerra e societa nei regni romano-barbarici
Francesco Storti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con le invasioni dei secoli V e VI la cultura [...] -strategica. Sebbene l’antica arte degli assedi, per esempio, la poliorcetica, risulti ormai incognita ai guerrieri dei regnibarbarici nelle sue forme più raffinate, la presenza di una strumentazione ossidionale, da sfondamento e anche da getto ...
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COLLEZIONISMO
K. Pomian
A partire dalla formazione dei regnibarbarici sui territori dell'Impero romano e per gran parte dell'epoca medievale le uniche collezioni di cui si abbia testimonianza sono [...] costituite dai tesori appartenenti a principi o a istituzioni ecclesiastiche; in essi erano raccolti principalmente oggetti in oro e argento, pietre preziose, avori, sete e ricami intessuti d'oro, nonché ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Regni, imperi e principati barbarici
Umberto Roberto
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se nell’area mediterranea si attuano processi di [...] . Questi popoli, pur marginali, riescono comunque a esercitare la loro influenza culturale sulle grandi compagini del Mediterraneo: i regni romano-barbarici, l’impero romano d’Oriente, l’islam.
I Celti delle isole e Roma
L’Irlanda e le regioni ...
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Comune del Veneto (80,5 km2 con 109.855 ab. nel 2020, detti Vicentini), capoluogo di provincia. La città è situata nella pianura veneta, allo sbocco del corridoio alluvionale interposto tra i Monti Berici [...] Vicetia fu città dei Veneti; nel 49 a.C. con la cittadinanza romana ebbe ordinamento municipale. Caduti l’Impero romano e i regnibarbarici di Odoacre e dei Goti, divenne sede di un ducato longobardo, poi di un comitato franco e dal 10° sec. fece ...
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nobiltà In senso specifico e in connessione alla storia europea dall’antichità all’età moderna, particolare condizione giuridica e sociale, legata al possesso spesso ereditario di onori e privilegi esclusivi, [...] trasformata tra l’inizio dell’Impero e la dominazione bizantina, si aggiunse quella barbarica, che si era assottigliata durante le guerre e le invasioni. Nei regnibarbarici dell’Occidente, accanto a essa si affermarono i fedeli del re, che divennero ...
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Grado della gerarchia militare dei sottufficiali. Nell’esercito italiano a esso corrisponde organicamente il comando di un plotone o particolari mansioni d’ufficio; vi sono tre gradi di m.: m. ordinario, [...] e maniscalco), corrispondente al latino comes stabuli, era il titolo del governatore delle scuderie regie nelle corti dei regnibarbarici. Nel periodo carolingio divenne uno dei tre grandi dignitari (con il siniscalco e il coppiere) che presiedevano ...
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solido Moneta aurea del Basso Impero romano, che dal 325 in poi fu coniata della massa di 4,55 g (= 1/72 di libbra): si cercò in tal modo di dare al mondo romano una moneta stabile. Il s. ebbe corso soprattutto [...] . Nell’Alto Medioevo occidentale, il nome rimase in uso per indicare una moneta d’oro, di imitazione bizantina, che circolava nei regnibarbarici. Nell’età carolingia, il s. fu la ventesima parte della lira, che era una semplice moneta di conto. ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
allodio
allòdio s. m. [dal lat. mediev. al(l)odium, voce di origine germ.]. – Termine che nel medioevo indicò, sin dall’età merovingica, le terre possedute in proprietà libera, in contrapposizione a quelle provenienti da concessione regia;...