ANTIBIOTICI (App. II, I, p. 199; III, I, p. 104; IV, I, p. 131) Premessa. − Negli ultimi lustri nei paesi industrializzati si sono verificati molti cambiamenti nel campo [...] diffusione di ceppi batterici multiresistenti agliantibiotici. In questi ultimi anni quello di ottenere a. dotati di notevole resistenza alle β−lattamasi batteriche; in questo ... ...
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batteri Microrganismi unicellulari precedentemente inclusi nel regno Procarioti, ma attualmente considerati un dominio a sé stante, quello dei Bacteria. [...] . Sui plasmidi sono presenti geni che codificano fattori di resistenzaagliantibiotici e numerose sostanze che condizionano le proprietà patogenetiche del batterio. La membrana ...
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trasposone In genetica molecolare, [...] di DNA comprese tra i moduli IS codificano nei batteri i fattori della resistenzaagliantibiotici, caratteristica che ne ha permesso l’identificazione. A differenza della maggior ...
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trasformazione Mutamento di forma, di aspetto, di struttura. biologia [...] plasmidi. Poiché i plasmidi contengono per lo più geni codificanti fattori di resistenzaagliantibiotici, dopo la t. è possibile selezionare i cloni delle cellule trasformate in ...
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patogenesi Il meccanismo secondo cui si instaura un processo morboso: è strettamente legata sia alla modalità d’azione del fattore eziologico sia alla reazione dell’organismo. [...] infettati a individui suscettibili. Inoltre, come dimostrato dall’insorgenza della resistenzaagliantibiotici, i batteri hanno la possibilità di evolvere rapidamente in risposta ...
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statunitense (n. Perth Amboy 1935). Docente di Genetica dal 1977 presso la Stanford University, ha concentrato i suoi studi sulla resistenzaagliantibiotici indotta dai plasmidi batterici. Nel 1973, in collaborazione con H.W. Boyer, sulla base degli studi di ingegneria genetica condotti da ...
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BIOTECNOLOGIA Con il termine b. dev'essere inteso, nel senso più ampio, qualsiasi processo produttivo che preveda l'utilizzo di agenti biologici, cellule o loro prodotti. Si tratta di [...] parte fagica. Essi contengono geni per l'antibiotico-resistenza, siti di restrizione e siti coesivi ( e spesso dannosi all'uomo e agli animali. Queste sostanze comprendono inibitori ...
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Malattie infettive Nel corso della seconda metà del 20° sec. iniziò a diffondersi nell'ambito della comunità biomedica la convinzione che il problema della [...] dell'epatite B. Ma il fenomeno di gran lunga più rilevante è rappresentato dalla resistenzaagliantibiotici causato dal larghissimo e spesso improprio uso che si è fatto di questi ...
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ALIMENTARI, INDUSTRIE (App. III, I, p. 68; IV, I, p. 96) Con lo sviluppo delle i.a. sono mutate le caratteristiche salienti delle imprese operanti nel settore, [...] la conservazione in A.C. del l'aglio è quella classica del triplo 3, per 'insetti, spesso divenuti resistenti. Largamente impiegati negli effettuati con antibiotici (generalmente ...
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Plasmidi I p. sono molecole di DNA di dimensioni ridotte, capaci di esistere come elementi genetici autonomi all'interno delle cellule. Essi sono molto diffusi fra i microrganismi, trovandosi [...] spesso coniugativi e quindi nel trasferirsi conferiscono alla cellula ricevente la resistenzaagliantibiotici da essi codificata. Inoltre, assai di frequente i geni responsabili ...
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resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con cui si attuano. ...
resistènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di resistere]. – 1. agg. Che resiste, che oppone ostacoli al prodursi di determinati effetti: può riferirsi a un’azione momentanea, relativa a determinate circostanze, ...