Filologo italiano (Acqui Monferrato, od. A. Terme, 1878 - Giaveno 1948); prof. di filologia romanza nell'univ. di Torino dal 1928; condirettore del Giornale storico della letteratura italiana, socio corrispondente dei Lincei (1947). Fra i suoi studî emergono quelli sull'Ariosto (ediz. critica dell'Orlando Furioso, 3 voll., 1928; I frammenti autografi dell'Orlando Furioso, 1937; ecc.), sulla letteratura ...
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CRESCENZÎ, Pietro de'
SantorreDEBENEDETTI
Nato a Bologna nel 1230. Fu di professione giudice. Dal 1269 per trent'anni seguì come assessore varî podestà. Da ultimo tornato definitivamente a Bologna [...] (1299) e stabilitosi in villa, più non se ne mosse, per attendere all'opera che rese glorioso il suo nome. Il 23 giugno 1320 faceva testamento, e pochi mesi appresso (7 febbraio 1321) risulta già morto. ...
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RISTORO d'Arezzo
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Cosmografo del sec. XIII. Nulla si sa di lui, se non che fu religioso e che compilò il suo trattato Della composizione del mondo nel 1282 (ed. a cura di E. Narducci, [...] Roma 1850). L'opera, di carattere astronomico e geografico, divisa in otto libri, attinge largamente agli scritti scientifici d'Aristotele e degli Arabi nelle versioni latine. Ma ciò che distingue R. dagli ...
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CIELO d'Alcamo
SantorreDebenedetti
Gli è attribuito, ma solo per testimonianza di un dotto del Cinquecento (A. Colocci), il contrasto Rosa fresca aulentissima (metà circa del sec. XIII). Questo dialogo [...] amoroso che corre serrato, vivace, intelligente, fra l'amante che incalza sfacciato e la donna che resiste solo per farsi più desiderare, e da ultimo cede, è opera d'un poeta colto, forse del Mezzogiorno ...
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GIAMBONI, Bono
SantorreDebenedetti
Traduttore dal francese e dal latino. Nato a Firenze dal giudice Giambono del Vecchio, esercitò quivi l'ufficio paterno nella seconda metà del sec. XIII.
Volse in [...] , è ricevuto per fedele. Lo stile del G. è ricco e saporoso. Impregnato di succo latino, già annunzia e prepara il solenne periodare boccaccesco.
Bibl.: S. Debenedetti, in Studi medievali, IV, pagina 271; G. Bertoni, Il Duecento, Milano 1930, passim. ...
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BONVESIN da la Riva
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Nato circa il 1240 a Milano; fu maestro di grammatica; appartenne al terz'ordine degli Umiliati; è ancor vivo il 5 gennaio 1313, già morto il 13 marzo 1315.
La [...] produzione poetica di B. consta di oltre 8000 versi alessandrini, per lo più in quartine monorime. Sono tutti poemetti, che, per la forma, si possono dividere in contrasti e in volgari. I primi sono i ...
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CHASLES, Victor-Euphémien-Philarète
SantorreDebenedetti
Scrittore e critico, nato a Mainvilliers (Eure-et-Loir) l'8 ottobre 1798, morto a Venezia il 18 luglio 1873. Coinvolto in accuse di complotti [...] contro la restaurata monarchia, lo Ch. fu arrestato; le poche settimane di dura prigione che subì, e che egli descriverà nei suoi Souvenirs de jeunesse, decisero - egli afferma - della sua sorte. Liberato ...
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DEL VIRGILIO, Giovanni
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Grammatico e poeta. Nacque a Bologna nell'ultimo quarto del sec. XIII, da maestro Antonio padovano, e a Bologna insegnava poesia latina nel 1319. Dopo il [...] 1323 passò a insegnare grammatica a Cesena, ma nel 1326 lo ritroviamo nuovamente nella sua città. Dopo il 1327, l'anno che spedì un'egloga al Mussato, non si hanno più notizie di lui.
Il suo Diaffonus, ...
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JEAN de Mandeville
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Viaggiatore del sec. XIV. Forse da identificare con quel Jean de Bourgogne detto "à la barbe" che esercitò la medicina a Liegi, e a Liegi fu sepolto nel 1372. [...] Il Voyage d'outre mer, pubblicato fra il 1357 e il 1371, è solo in piccola parte (Terrasanta, Egitto, Levante) fondato sulla diretta osservazione. Il più, cioè la descrizione dei lontanissimi viaggi da ...
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CHAPELAIN, Jean
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Poeta ed erudito, nato a Parigi il 4 dicembre 1595, morto ivi il 22 febbraio 1674. S'impose al pubblico con la prefazione apologetica che accompagnò l'apparire dell'Adone [...] (Parigi 1623). Ascoltato nelle conversazioni dell'Hôtel de Rambouillet, lodato da poeti, stimato dal Richelieu cui dedicò un'ode fortunatissima, per la sua conoscenza delle regole della poesia apprese ...
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