Cagna, Achille Giovanni. - Scrittore italiano (Vercelli [...] 1847 - ivi 1931); appartiene al gruppo dei cosiddetti scapigliati piemontesi che ebbero il maggiore esponente in G. Faldella . Narratore garbato e assai fine, tra le sue opere si ...
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Gignous ‹ˇʃin'ù›, Eugenio. - Pittore italiano (Milano [...] 1850 - Stresa 1906). Ebbe rapporti con T. Cremona , F. Carcano e altri scapigliati fra cui D. Ranzoni . Dal 1887 si stabilì a Stresa dove ritrasse il paesaggio lombardo, in ...
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CAMERANA, Giovanni. - Poeta, nato a Casal Monferrato il 4 febbraio 1845, morto suicida a Torino il 2 luglio 1905. Studiando legge a Pavia strinse [...] amicizia con molti dei cosiddetti scapigliati, massime con E. Praga e con A. Boito, e con essi mantenne relazioni anche quando si trasferì a Torino, dove, divenuto magistrato, ...
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LAVEDAN, Henri. - Autore drammatico e romanziere francese, nato a Orléans il 9 aprile 1859. Le sue simpatie si volsero al genere gaio, di arguta osservazione sociale. [...] Nacquero così alcune raccolte di dialoghi scapigliati e paradossali (Petites fêes, 1890; Nocturnes, 1895; Leur beau physique, 1897, ecc.), nei quali, sotto i tratti caricaturistici ...
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scapigliatura letteratura Termine tratto dal titolo del romanzo di [...] un’originalità estrema e una eccentricità che credevano ricca di fermenti rivoluzionari, gli scapigliati non sfuggivano talora a quell’accademismo e a quella retorica che andavano ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno remoto, non mancarono [...] spostando e arricchendo. Dossi, legatissimo alla tradizione, in quanto ha più di «locale», degli Scapigliati, protraeva una carriera non più in accordo con i tempi, né con le forme ...
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BORGOMAINERIO, Luigi. - Nacque a Como il 5 nov. 1834 da Giovanni e Rosa Rainoldi. Nel 1848 fu inviato dal padre a Milano, presso uno zio. Qui seguì i corsi di pittura [...] e Gerolamo Induno, il De Albertis, il Bouvier, ma soprattutto, dopo il 1864, gli artisti scapigliati. Fu amico del Ranzoni, del Cremona, del Grandi, di A. Boito, di C. Dossi e ...
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Bettelóni, Vittorio. - Poeta italiano (Verona [...] giorno. La sua è una via diversa ma parallela a quella contemporanea degli Scapigliati e del Carducci, e preannuncia la poesia crepuscolare e intimista. Scrisse vivaci Impressioni ...
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verismo letteratura Tendenza letteraria italiana, corrispondente al naturalismo francese. Il v. nasce nel secondo [...] genere la vita senza ‘idealizzazioni’ né veli. In effetti tale poesia, dopo quella degli scapigliati, non era una novità, anche se parve tale per la vivacità polemica di Guerrini ...
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MOLINERI, Giuseppe Cesare. – Nacque a Pinerolo (Torino) il 24 ag. 1847, da Settimo e da Rosa Dogliotti. [...] e a I.U. Tarchetti). Forse il suo risultato più credibile, sul piano lirico «scapigliato», è da considerarsi il componimento Lux in tenebris (un testo di quartine che alternano un ...
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scapigliare v. tr. [der. di capegli, plur. poet. e pop. tosc. di capello, col pref. s- (nel sign. 5); cfr. capigliatura] (io scapìglio, ecc.). – 1. Scompigliare i capelli: il vento mi ha tutta scapigliata; ...
scapigliata scapigliata f. e agg. [femm. dell’agg. scapigliato]. – Nome region. di una pianta delle ranuncolacee (Nigella damascena), detta anche fanciullaccia, damigella scapigliata (o semplicem. damigella), ...