ARIOSTO, Ludovico. - Nacque in Reggio d'Emilia, forse lo stesso giorno che fu battezzato, 8 settembre 1474. Un ramo della sua stirpe, ch'"ebbe [...] degli endecasillabi sdruccioli non rimati, che l'autore adottò per la somiglianza loro coi senarîgiambici latini. La tela di quelle due si accosta più agl'intrecci delle commedie ...
Leggi Tutto
VERARDI, Carlo. – Nacque a Cesena nel 1440 dalla nobile famiglia Verardi. Non sono noti i nomi dei genitori. Originari di Lodi, dove possedevano diversi [...] il Prologus sono stati composti da un allievo, nonché nipote dell’autore in senarigiambici impuri. La tradizione non è univoca nell’attribuzione di questi versi: alcuni testimoni ...
Leggi Tutto
epigramma Originariamente iscrizione, specialmente funeraria, poi componimento poetico mirante a fermare in breve il ricordo di una vita, di una impresa, di [...] ; l’epitaffio detto di Nevio) poi in distici (Ennio), esametri ( Plauto ), senarigiambici (Pacuvio). Con Varrone gli elogia entrarono nella letteratura (Imagines), poi, sotto l ...
Leggi Tutto
Fèdro (lat. Phaedrus). - Favolista latino (sec. 1° d. C.). Poco sappiamo della sua vita. Originario della Macedonia, fu a [...] uscire indenne o quasi perché continuò a scrivere fino al regno di Claudio. Scrisse in senarîgiambici cinque libri di favole, dette da lui stesso esopiche, perché sono, le più ...
Leggi Tutto
Plàuto (lat. Plautus). - Commediografo latino (Sarsina [...] è un maestro; egli foggia, seguendo le necessità della lingua latina, i già noti senarîgiambici e versi quadrati in varietà di forme, peraltro sottomesse a sottili regole (proprio ...
Leggi Tutto
gnome Sentenza (gr. γνώμη), espressione brevemente concettosa di una norma morale, caratteristica della letteratura greca in genere e propria, [...] è stata conservata una raccolta di 700 sentenze tratte dai mimi di Publilio Siro in senarigiambici o settenari trocaici. A Catone si deve una raccolta di sentenze, dalla quale va ...
Leggi Tutto
Spitteler ‹špìtëlër›, Carl Friedrich Georg. - Scrittore svizzero di lingua tedesca (Liestal, Basilea, 1845 - Lucerna 1924). [...] 'individuo d'eccezione. A oltre venti anni di distanza venne il poema in senarîgiambici, di ricercata eleganza ariostesca, Olympischer Frühling (4 voll., 1900-05). Terzo momento ...
Leggi Tutto
Miles gloriosus ("Il soldato millantatore") Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), una delle più antiche da lui composte (205 a.C.), come mostrerebbe [...] recitate, dei settenari trocaici (617), il metro della satura popolare, rispetto ai senarigiambici (412). È una palliata che deriva da una commedia greca, Alazòn (gr. ᾿Αλαζών ...
Leggi Tutto
elogio In origine, presso i Romani, breve iscrizione ed epitaffio, poi corta formula, specialmente giudiziaria. Nelle iscrizioni funebri, gli e. furono prima [...] in versi saturni, poi in esametri, distici elegiaci, senarigiambici. Importanti gli e. degli Scipioni (conservati nei Musei Vaticani), dal 250 al 139 a.C.; quelli, di tradizione ...
Leggi Tutto
Nelei carmen Titolo di uno dei più antichi documenti letterari latini (3° sec. a.C.), di cui restano scarsi frammenti in senarigiambici: probabilmente una tragedia di imitazione sofoclea. ...
Leggi Tutto
giàmbico agg. [dal lat. tardo iambĭcus, gr. ἰαμβικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Costituito di giambi: ritmo giambico, serie giambico; metro giambico o dipodia giambico, unità di misura dei versi giambico, ...
senàrio agg. e senario m. [dal lat. senarius «formato da sei», der. di seni «a sei a sei, sei per volta», distributivo di sex «sei»]. – 1. Verso composto di sei sillabe (o, più propriam., di sei «posizioni ...