sinagoga Nel giudaismo postesilico, luogo di riunione per la preghiera e la lettura sacra. Con riferimento a epoche più recenti, adunanza religiosa di appartenenti alla religione ebraica e il tempio stesso [...] in cui si tengono le adunanze e si celebrano i riti della religione ebraica (più propriamente in ebraico bēt kĕneset «casa dell’assemblea»).
È probabile che l’istituto della s. risalga al periodo dell’esilio ...
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Vedi SINAGOGA dell'anno: 1966 - 1997
SINAGOGA (v. vol. VII, p. 320)
C. Vismara
Si dà notizia dei recenti scavi compiuti nelle principali s. palestinesi e della diaspora.
palestina. - gamla (Gamala). [...] G. Foerster, ibid., pp. 57-59; id., in L. Levine (ed.), The Synagogue, cit., pp. 90-94; V. Corbo, Resti della sinagoga del primo secolo a Cafarnao, in G. C. Bottini (ed.), Studia Hierosolimitana, III, Gerusalemme 1982, pp. 312-357. - Kokhav ha-Yarden ...
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Vedi SINAGOGA dell'anno: 1966 - 1997
SINAGOGA (συναγωγή)
M. Floriani Squarciapino
Il termine greco, traduzione dell'ebraico Bēt ha-Kěnesset (Casa dell'Assemblea), non è il solo che nel mondo classico [...] the Severan Basilica at Leptis Magna, 1951, in Papers Brit. Sch. Rome, XX, 1952, pp. 111-121 (Leptis Magna); H. S. Schlund, La Sinagoga di Elche e il Martyrium de La Alberca, in Riv. Arch. Crist., XXVIII, 1952, pp. 182-184; id., in Chrónica del III ...
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Musicista (Colonia 1819 - Parigi 1880). Figlio di un cantore della sinagoga di Colonia, Giuda Eberscht, prese in seguito cognome dalla cittadina di O. in cui era nato il padre. Dal 1833 studiò violino, [...] violoncello (del quale fu eccellente virtuoso) e composizione al conservatorio di Parigi. Direttore d'orchestra al Théâtre français, poi impresario dei Bouffes-Parisiens, e della Gaîté, compose oltre un ...
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(o Giairo; gr. ᾿Ιάειρος) Nel Nuovo Testamento, uno dei capi della sinagoga di Cafarnao. Chiese e ottenne da Gesù la risurrezione della figlia. ...
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Ha 28 anni Guido Ceronetti, quando comincia una traduzione interlineare nella sinagoga di Torino: “Mi ero fissato di adottare come testo di studio, per principiante di lingua biblica, l’Ecclesiaste”. Ricorda [...] i suoi due maestri, Della Pergola e Levi, ...
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GĔNĪZĀH (plur. gĕnīzōt, dal verbo ebraico gānaz, "riporre, serbare")
Umberto CASSUTO
Ripostiglio o magazzino che presso ogni sinagoga suole essere destinato per deporvi, quando siano logori o fuori d'uso, [...] senz'altro, s'intende questa gĕnīzāh. Si tratta d'un locale annesso a una sinagoga del vecchio Cairo, designata col nome di Sinagoga di Ezra (talvolta con quelli di sinagoga di Elia o di Geremia), la quale era in origine una chiesa copta, convertita ...
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taled Mantello o scialle rettangolare, indossato dai fedeli ebrei per le preghiere del mattino, dal cantore officiante nella sinagoga, o in particolari occasioni solenni. Di solito è di lana o seta, bianco, [...] orlato di strisce nere o blu. È caratterizzato dalle frange ai quattro angoli, in ciascuna delle quali il numero dei nodi simboleggia il nome divino ...
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Bēt Alfa Villaggio d’Israele 60 km a E di Haifa. Nel 1929 vi è stata rinvenuta una sinagoga della fine del 5° sec., di tipo basilicale (atrio, nartece, tre navate, abside rivolta verso Gerusalemme), con [...] il pavimento coperto da mosaici (primo quarto 6° sec.), che nella navata centrale raffigurano l’Arca dell’alleanza, lo Zodiaco e le Stagioni, e il Sacrificio di Isacco; il ciclo iconografico rappresenta ...
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Architetto (Perugia 1855 - Roma 1929), prof. (1907-23) all'univ. di Roma; disegnò e costruì con V. Costa la sinagoga di Roma (1904). Altre opere: palazzi delle Poste di Perugia, Mantova, Reggio di Calabria [...] e la sede del Convitto nazionale in Assisi (1927) ...
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sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...