DEL BENE, Sennuccio. - Nacque a Firenze da Benuccio di Senno del Bene tra il 1270 e il 1275. L'anno della nascita, che non è noto, si riesce ad approssimare [...] che ci permette di iscrivere il nostro rimatore negli epigoni toscani della corrente stilnovista, tra i quali però si distingue, soprattutto nei sonetti, per una particolare grazia ...
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Lapo Gianni. - Poeta fiorentino (sec. 13º-14º), da identificarsi forse con il notaio ser Lapo di Giovanni Ricevuti, della cui attività [...] l'eccellenza del volgare (vulgaris excellentiam). Di lui restano undici ballate, tre canzoni, due stanze di canzone e un sonetto doppio caudato, di ispirazione stilnovista. ...
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FRESCOBALDI, Matteo. - Figlio del poeta stilnovista Dino e di una Giovanna poi ritiratasi a vita monacale, nacque a Firenze intorno al 1297. Suo fratello Lambertuccio, [...] dalle rime d'amore, la cui attribuzione è tutt'altro che certa. Sulla sua immagine di epigono stilnovista ha di certo influito la figura del più noto padre, Dino, che a sua volta è ... ...
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Davanzati, Chiaro. - Rimatore fiorentino che combatté a Montaperti [...] 61 canzoni e oltre cento sonetti) di varia intonazione e struttura tra provenzale e stilnovista, ravvivate da spunti popolari e realistici. Ma è poeta mediocre e più sperimentatore ...
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disvegliare. - La forma d. andrà forse messa in relazione con la forma francese. Il verbo compare in senso proprio in Vn III 6 E quando elli [Amore] era stato alquanto, pareami che disvegliasse [...] Analogamente a ‛ svegliare ' (v.), riferito ad Amore come termine quasi tecnico della dottrina stilnovista, nel significato affine di " eccitare ", " destare ", in Cv III VII 13 E ...
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Guinizzèlli 〈-zz-〉 (Guinizèlli), Guido. - Poeta (Bologna tra il 1230 e il 1240 - Monselice [...] e in altri componimenti elabora compiutamente i due temi centrali della poetica stilnovista: quello della "laude" misticheggiante della donna amata e quello della forza interiore ...
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Frescobaldi, Dino. - Rimatore del dolce Stil nuovo; ne ignoriamo sia la data di nascita, sia quella di morte. Tuttavia da alcuni documenti che lo riguardano si evince che egli sarebbe [...] , cioè del guittoniano messer Lambertuccio di Ghino, e padre di un poeta, cioè dell'epigono stilnovista, Matteo; poeta egli stesso, ormai tradizionalmente incluso nel gruppo degli ...
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De gli occhi di quella gentil mia dama. - Sonetto (Rime dubbie XXVI; schema Abba, Abba: Cdc, Dcd) attribuito a D. nel codice Lat. e. III 23 della biblioteca dell'Escuriale, e nel derivato [...] occhi porta la mia donna Amore (che lo precede) e, in genere, al repertorio stilnovista. Il sonetto esprime infatti nei moduli più consueti le lodi della donna amata: dagli occhi ...
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Contini, Gianfranco. - Dopo alcuni scritti minori, il C. dà un primo fondamentale contributo agli studi danteschi con l'edizione delle Rime (1939). Al di là dell'analisi [...] un sistema " plastico di rapporti tra cose " come solo modo d'esprimersi dello stilnovista; e d'altra parte il rifiuto di ogni deduzione grettamente realistica, non disgiunto dalla ...
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Bernardo da Bologna. - Fu uno dei poetantes Bononiae, vissuto in questa città nella seconda metà del Duecento, che non deve essere confuso con un omonimo e più famoso scrittore, pure esso [...] aperti a nuove forme espressive e fervidi testimoni dell'impegno dottrinale della poesia stilnovista. Estremamente vaghi sono i lineamenti biografici di B., troppo pochi i versi a ...
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stilnovista stilnovista m. e agg. [der. di stil novo] (pl. m. -i). – Appartenente al gruppo dei poeti dello stil novo; che segue concettualmente o stilisticamente la poesia di quello stile: Dante e gli ...
stilnovismo stilnovismo m. [der. di stil novo]. – Modo concettuale e stilistico di poetare proprio degli stilnovisti, o di coloro che s’ispirano o si ispirarono allo stil novo.