stoicismo Nella storia del pensiero antico, la dottrina e la tradizione che si collega a Zenone di Cizio e alla sua scuola, così chiamata perché Zenone e i [...] da Crisippo di Soli. A essi si deve l’elaborazione dei motivi fondamentali della dottrina stoica. Già a partire dal 2° sec. si afferma però la tendenza a fondere ecletticamente con ...
Leggi Tutto
apocatastasi Termine usato dagli stoici antichi per indicare il riformarsi e ripetersi, in tutti i suoi particolari, del mondo dopo la sua distruzione nell’ecpirosi (gr. ἀποκατάστασις, «restaurazione» o «riconciliazione»). Il termine fu ripreso nel linguaggio teologico per designare la dottrina, ...
Leggi Tutto
descrizione Nel linguaggio filosofico, termine introdotto dagli Stoici per indicare, in contrapposizione alla ‘definizione’, un discorso riferito all’individualità della cosa di cui coglierebbe i caratteri accidentali. Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee, le d., concepite ...
Leggi Tutto
ASCLEPIODOTO ('Ασκληπιόδοτος, Asclepiodŏtus). - Filosofo stoico vissuto tra il secondo e il primo secolo a. C., scolaro di Posidonio di Apamea e, con ogni verosimiglianza, editore [...] A. è forse da identificare con l'Asclepiodoto di Nicea menzionato dall'Indice ercolanese degli stoici, edito dal Comparetti (col. 76), come, sembra, scolaro di Panezio: e in questo ... ...
Leggi Tutto
apatia In filosofia, secondo la dottrina degli stoici e degli epicurei, stato di perfezione contemplativa dello spirito, in cui nulla si aborre e nulla si desidera. Coincide sostanzialmente con l’adiaforia e l’atarassia ed è l’ideale del saggio e l’attributo per eccellenza del divino, quale è ...
Leggi Tutto
Epistemologia e teorie della Natura nell'età ellenistica Sommario: 1. La filosofia ellenistica. 2. Lo stoicismo. 3. L’epicureismo. 4. Filodemo, Sui segni. 5. Epilogo. ▢ Bibliografia. [...] meno competenti in medicina o in astrologia, ma non nelle virtù morali: secondo l’analisi stoica, chiunque fosse peggiore di un altro in rettitudine e in coraggio non era in alcun ...
Leggi Tutto
dovere Obbligo morale di fare determinate cose o concretamente ciò che l’uomo è obbligato a fare, dalla religione, dalla morale, dalle leggi, [...] sociale ecc. Nella storia della filosofia la nozione di d. si presenta con gli Stoici che intesero con essa ogni comportamento, dell’uomo come di altri esseri viventi, assunto ...
Leggi Tutto
assenso. - Il termine a., nel significato filosofico originario, risale agli stoici ed è l'atto della mente che aderisce in modo immediato all'evidenza di un'impressione. L'a. è quindi spontaneo, ma implica la volontà e, quanto meno l'impressione è chiara, tanto più nasce la possibilità dell'errore. ...
Leggi Tutto
catalessi (o catalessia) filosofia [...] Atto della conoscenza con cui, secondo gli stoici, il pensiero apprende effettivamente la realtà; ha luogo quando il logos dà il suo assenso a una rappresentazione. psichiatria ...
Leggi Tutto
ADIAFORA (plur. neutro del gr. ἀδιάϕορος "indifferente"). - Termine usato dai cinici e dagli stoici per indicare ciò che lascia l'animo assolutamente indiffereme. Risponde all'ideale del saggio chi considera tali tutte le cose, all'infuori dell'unico bene, che è la virtù, o dell'unico male, che è il ...
Leggi Tutto
stòico agg. e stoico m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata ...
stòa stoa f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ...