tabernacolo Presso gli antichi Romani, tenda da campo e in particolare la tenda costruita, secondo precise norme rituali (per es., per l’orientamento) per il comandante militare perché potesse prendere in essa gli auspici. Presso gli antichi Ebrei, il santuario smontabile e portatile eretto per ...
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artoforio Nella Chiesa greca, tabernacolo per la custodia dell’Eucaristia. Può aver forma di chiesetta posta sopra l’altare maggiore, oppure di pomo o di colomba sospesi al baldacchino dell’altare stesso. ...
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Ghini, Antonio di Paolo. - Pittore di origine lucchese (m. [...] df="None" uri="/enciclopedia/siena/">Siena 1482). Eseguì il tabernacolo del duomo di Grosseto , firmato e datato 1474, e a Lucca il graffito del pavimento del duomo che richiama i ...
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Bonfini, Desiderio. - Intagliatore in legno (sec. 17º), nativo di Patrignone, [...] score="2.5" df="None" uri="/enciclopedia/ascoli-piceno/">Ascoli Piceno ; autore del tabernacolo scolpito per la chiesa di S. Francesco (1619) e ora in S. Pietro Martire di Ascoli ...
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Arfe, Enrique, Antonio e Juan. - Orefici spagnoli del sec. 16º. Enrique [...] de Compostela e Medina de Rioseco. Juan (1535-1603), figlio di A., ha eseguito i tabernacoli di Àvila e di Siviglia , la croce processionale di Burgos , la statua di Don Cristóbal ...
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pala arte P. d’altareTavola rettangolare, posta verticalmente sul [...] piano dell’altare, nel mezzo, dietro il tabernacolo. Di solito è dipinta; può essere anche di metallo, spesso prezioso, a sbalzo, cesello, smalto ecc. (➔ altare; dossale; polittico ...
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Morlanes ‹-à-›, Gil de, il Vecchio. - Scultore (n. 1450 circa - m. [...] " df="None" uri="/enciclopedia/saragozza/">Saragozza tra 1515 e 1518). Lavorò al tabernacolo del Sacramento nella cattedrale di Saragozza (1482) e, aiutato dallo scultore fiammingo ...
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Botticini, Francesco. - Pittore (Firenze [...] scolaro di Neri di Bicci. Intorno all'unica opera certa, commissionatagli nel 1484 (Tabernacolo del Sacramento per la collegiata di Empoli , ora nel museo), la critica ha raccolto ...
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BUSSOLOTTO. - Venne così chiamata dal popolo una moneta d'argento di Mantova, del valore di mezza lira o dieci soldi, che portava effigiato il tabernacolo o pisside del Preziosissimo Sangue che ha, appunto, la forma di un bossolo: donde il nome. Si cominciò a coniare da Luigi III Gonzaga (1444-1478) ...
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MORLANES, Gil de, il Vecchio. - Scultore, nato probabilmente a Saragozza verso il 1445-1450, sebbene da alcuni sia ritenuto nativo della Biscaglia. [...] Lavorò il tabernacolo del Sacramento dell'altare maggiore della cattedrale di Saragozza e scolpì gli angeli che sorreggono il padiglione. Nel 1485 eseguiva un altare per il ...
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tabernàcolo s. m. [dal lat. tabernacŭlum, der. di taberna «baracca fatta di tavole di legno, bottega»]. – 1. a. Presso gli antichi Romani, tenda, attendamento militare; in partic., la tenda costruita, ...
cibòrio s. m. [dal lat. ciborium, gr. κιβώριον «ricettacolo fruttifero della fava egiziana, e coppa che ne ricordava la forma»; nell’uso eccles. «ciborio, tabernacolo»]. – 1. Tabernacolo marmoreo costituito ...