Architetto (Fürstenwalde, Sassonia, 1707 - Dresda 1774). Esponente del tardobarocco sassone, ricostruì, risolvendo in modo brillante il rapporto con le preesistenze medievali, la chiesa di Grossenhain [...] (1748) e la Kreuzkirche (1764) a Dresda, dove fu architetto della città. Le sue opere andarono in gran parte distrutte nella seconda guerra mondiale ...
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Architetto (Quitzow, Perleberg, 1713 - Amburgo 1794). Esponente del tardobarocco, fu attivo ad Amburgo dove, tra l'altro, completò la chiesa di S. Michele caratterizzandone l'interno con un grandioso [...] impianto centrale (1757; distrutta nel 1906 da un incendio, fu poi ricostruita, 1907-12) ...
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Stato dell’America Meridionale. Quinto Stato del mondo per vastità, si estende in latitudine fra 5°16' N e 33°45' S, quindi tra la zona equatoriale e quella tropicale australe, per una lunghezza di 4320 [...] torri; tipica, fino al 1740, la pianta ottagonale), in contrasto con la decorazione sfarzosa dell’interno: specialmente nel tardobarocco si manifesta il tipo della igreja toda de ouro («chiesa tutta d’oro»). Vanno ricordati i collegi gesuitici di ...
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Città dell’Austria (118.362 ab. nel 2008), capitale del Tirolo, situata a 574 m s.l.m. in una larga ansa del fiume Inn, alla confluenza con la Sill; è dominata a N dalla cima del Solstein (2641 m). Posta [...] convento furono ricostruiti da C. Gumpp (1651-65), mentre la parrocchiale è un capolavoro tardobarocco di F. de Paula Penz (1751-55). Molte case sono in stile gotico tardo (15°-16° sec.). Tra gli edifici notevoli: la Hofkirche dei Francescani, di N ...
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ventaglio Oggetto di forma e materiale vari (v. fig.), usato per farsi vento agitandolo con la mano; nella forma oggi più comune, è fatto di un certo numero di stecche (di legno, avorio, tartaruga ecc.), [...] produzione ed esportazione francese è documentata dalla fondazione, nel 1678, della corporazione parigina degli éventaillistes. Nel tardobarocco e nel rococò anche l’Inghilterra ebbe una ricercata produzione di v. di imitazione cinese. A Venezia ...
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Serbia (serb. Srbija) Stato balcanico privo di sbocco al mare. Confina a N con l’Ungheria, a NE con la Romania, a E con la Bulgaria, a S con la Macedonia, a SO con il Kosovo (proclamatosi indipendente [...] con una frattura con la tradizione, soprattutto nella pittura che, per influsso occidentale, segue uno sviluppo dal tardobarocco (T. Kračun; T. Češljar), attraverso il classicismo (A. Teodorović; P. Ðurković; K. Danil; N. Aleksić; K. Ivanović ...
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Famiglia di scultori e architetti di origine catalana, attivi prevalentemente a Madrid e a Salamanca nei secc. 17º e 18º. Gli esponenti più significativi sono i fratelli José Benito, Joaquín e Alberto, [...] iniziatori di quello stile tardobarocco che dal loro nome è chiamato appunto churriguerismo (v. oltre). José Benito (Madrid 1665 - ivi 1725) ebbe grande fama per i suoi fastosi retablos, concepiti come monumentali fondali e caratterizzati dall' ...
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Scultore (Milano 1658 - Roma 1728); fu allievo a Milano di G. B. Volpini e di G. Rusnati, e a Roma (1684-85) di E. Ferrata. È il maggiore scultore del primo quarto del 18º sec. Passò da una prima fase [...] per i tabernacoli borrominiani di S. Giovanni in Laterano (1708-18), di un eroico classicismo tardobarocco. Questo carattere impronta anche la sua più importante opera tarda, il monumento sepolcrale a Gregorio XIII in S. Pietro (1719-25). La tomba ...
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Architetto e scultore (Roma 1702 - ivi 1786). Fu allievo di F. Barigioni. Tra le sue sculture, intonate a un'eleganza trattenuta propria del tardobarocco romano, ricordiamo, in S. Maria sopra Minerva, [...] il monumento funebre di Benedetto XIII, eseguito in collaborazione con P. Bianchi e P. Bracci (1739). A Roma costruì anche la nuova sagrestia di S. Pietro e il palazzo e il caffeaus della villa Albani, ...
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Musicista (Grünhain, Sassonia, 1586 - Lipsia 1630); studiò a Dresda con R. Michael; fu poi a Weissenfels precettore e musico presso una famiglia gentilizia; quindi alla corte di Weissen quale maestro di [...] concertante con le conquiste polifoniche tedesche del sec. 16º, creando così la base per la musica tedesca del tardoBarocco. Introdusse lo stile concertante nella compagine corale, ebbe grande importanza nella evoluzione della suite e della sonata ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchetto
barocchétto s. m. [dim. di barocco2]. – Stile architettonico del tardo barocco, con forme caratterizzate da una certa leggerezza preludente al rococò; ne sono un esempio alcune architetture del primo Settecento romano.