Città di Israele che forma una conurbazione con Giaffa (460.613 ab. nel 2019); capoluogo dell’omonimo distretto (176 km2 con 1.388.400 ab.), è riconosciuta come capitale del Paese da quasi tutti gli stati che hanno relazioni diplomatiche con esso, sebbene Israele abbia dichiarato sua capitale, in base alla legge fondamentale del 1980, la città di Gerusalemme.Sorge sulla costa mediterranea, a S della ...
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Uomo politico israeliano (Brest-Litovsk 1913 - TelAviv 1992). Dirigente del movimento giovanile sionista in Polonia, deportato in Siberia nel 1940-41, si trasferì in Palestina nel 1942, assumendo il comando [...] dell'organizzazione terroristica Irgùn Zwaì Leumì, autrice di numerosi attentati antiarabi e antiinglesi negli anni immediatamente precedenti alla nascita dello stato di Israele (1948). Deputato alla knesset ...
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Scrittore, giornalista e pittore israeliano (TelAviv 1930 - ivi 2013). Dopo essere stato ferito durante la guerra d'indipendenza (1948), si trasferì a New York. Pubblicò numerosi romanzi in ebraico (Himmo [...] melekh Yerushalayim, 1969, trad. it. Himmo re di Gerusalemme, 2018; Adam ben kelev, 1969, trad. it. Adamo risorto, 1995; Aravī tov, 1984, trad. it. Confessioni di un arabo buono, 1997) e scrisse insieme ...
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Storico dell'antichità (Kišinëv 1897 - TelAviv 1981). Si formò a Berlino; nel 1938 si trasferì dapprima in Francia, quindi (dal 1942) negli USA (la grafia del cognome è cambiata, in conformità, da Bickermann [...] in Bikerman, infine in quella attuale). Si è occupato prevalentemente della storia politica, culturale, religiosa del mondo ellenistico, di testi biblici d'interesse storico e dei rapporti tra ambienti ...
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Ufficiale delle SS (Solingen 1906 - prigione di Ramleh, TelAviv, 1962); uno dei responsabili dell'esecuzione del piano di sterminio degli Ebrei di 18 paesi europei (piano noto col nome di "soluzione finale"). [...] Comandò dal 1941 uno speciale ufficio cui fu assegnato il compito di individuare, deportare e sterminare gli ebrei, gli zingari e altri nemici del Reich. Dopo la fine della guerra fuggì in Siria (1948), ...
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Uomo politico israeliano (Città del Capo 1915 - TelAviv 2002). Capo della delegazione israeliana all'ONU (1949-59), ambasciatore negli USA (1950-59), deputato laburista dal 1959, fu ministro della Pubblica [...] Istruzione e della Cultura (1960-63), vice primo ministro (1963-66) e ministro degli Esteri (1966-74). Dopo la guerra del giugno 1967 condusse un'intensa attività diplomatica per sostenere le posizioni ...
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Uomo politico israeliano (Vishneva, Polonia, ora Bielorussia, 1923 - TelAviv 2016). Leader del partito laburista e primo ministro. Per aver lavorato al riconoscimento reciproco di Israele e OLP nel 1994 [...] seguita all'assassinio del primo ministro Rabin (nov. 1995), dopo gli attacchi terroristici del febb.-marzo 1996 a TelAviv, Gerusalemme e Ashqĕlōn ha adottato una politica intransigente, promuovendo fra l'altro un'estesa offensiva aerea sul Libano ...
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Scultore israeliano (n. TelAviv 1930). Artista dagli accenti complessi, la sua ricerca si articola intorno a una relazione meditata e intensa tra paesaggio naturale e spazio costruito, in cui il linguaggio [...] -2000) lungo il confine tra Israele ed Egitto.
Vita
Ha studiato a TelAviv e alla Bezalel academy of arts and design di Gerusalemme (1943-49) e la Grande Chaumière di Parigi (1956-57). Tornato a TelAviv (1957) ha continuato a lavorare a Parigi e ...
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Direttore d'orchestra israeliano (n. TelAviv 1955). Talento precocissimo, ha studiato dall'età di otto anni alla Musikhochschule di Berlino, grazie a una borsa di studio della Fondazione artistica di [...] Israele. Nel 1972 ha debuttato come direttore al Mozarteum di Salisburgo e nel 1975 ha vinto il concorso Karajan. Direttore musicale del teatro San Carlo di Napoli (1984-85) e dell'Opera di Genova (1986-88), ...
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Poeta israeliano di origine tedesca (Berlino 1930 - TelAviv 2020), emigrato in Palestina nel 1935. Collaboratore della rivista letteraria Likrāt ("Verso"), è stato tra i sostenitori di un rinnovamento [...] in campo letterario (Zĕman we ritmōs eṣel Bergson we ha-shīrā ha-mōdernīt "Tempo e ritmo presso B. e la poesia moderna", 1966). Al primo volume di liriche Shirīm rishōnīm ("Prime poesie", 1955), seguirono ...
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esecuzione mirata
loc. s.le f. Eliminazione programmata di un avversario preventivamente identificato. ◆ Lo stesso premier [Ariel Sharon] ha però bocciato la bozza di pace cui sta lavorando il suo ministro degli Esteri, Shimon Peres: dopo...
eurosemifinale
s. f. Nel linguaggio sportivo, semifinale di una competizione di livello europeo. ◆ Delle undici vittorie dei campioni d’Europa [i calciatori della Francia], due sono state ottenute grazie al «golden gol» e sempre per 2-1, la...