Eustàzio di Cappadocia. [...] C.); successe a Edesio in Cappadocia, quando questi si recò a Pergamo per fondarvi la nuova scuola neoplatonica. Ebbe interesse soprattutto per dottrine teurgiche e demonologiche. ...
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Eustazio di Cappadocia Filosofo neoplatonico (4° sec. d.C.). Successe a Edesio in Cappadocia, quando questi si recò a Pergamo per fondarvi la nuova scuola neoplatonica. Ebbe interesse [...] soprattutto per dottrine teurgiche e demonologiche. ...
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Màssimo Neoplatonico. - Filosofo neoplatonico (sec. 4º d. C.) nativo della Ionia; fu scolaro di Edesio e maestro di Giuliano l'Apostata, [...] sul quale esercitò grande influsso, specialmente quale cultore delle arti teurgiche. Dopo la morte di Giuliano, finì giustiziato nel 372. ...
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Massimo Neoplatonico Filosofo neoplatonico (sec. 4° d.C.). Nativo della lonia, fu allievo di Edesio e maestro di Giuliano l’Apostata, sul quale esercitò grande influsso, specialmente [...] quale cultore delle arti teurgiche. Dopo la morte di Giuliano, finì giustiziato nel 372. Tra le sue opere viene ricordato da Simplicio un commentario alle Categorie aristoteliche, ...
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Giamblico. - Filosofo neoplatonico, nativo di Calcide in Grecia (sec. III-IV d.C.); alunno di Porfirio e fondatore della scuola neoplatonica in Siria, innestò sulle più tipiche dottrine [...] del neoplatonismo tematiche neo-pitagoriche e mistico-teurgiche. Esemplari in tal senso, oltre alcuni scritti di speculazione matematica, l'opera a lui attribuita, il De Mysteriis ...
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MASSIMO Neoplatonico. - Filosofo neoplatonico del secolo IV d. C., maestro dell'imperatore Giuliano l'Apostata. Nato sul principio del secolo nella Ionia (probabilmente [...] dipendente da Alessandro di Afrodisia. Ma l'attività di M. si volse principalmente alle arti teurgiche, tanto care a Giuliano, e ciò spiega la ragione dell'influsso che M. esercitò ...
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Il neoplatonismo Sviluppi filosofici nel pensiero pagano fra III e IV secolo Sommario: I fondamenti del neoplatonismo. L’eredità concettuale di Plotino – [...] fede, la familiarità con gli dei. Invece, ad esempio di come l’efficacia dell’atto teurgico sia condizionata dal grado di purificazione di chi lo compie, si consideri il caso della ...
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Filosofie e teologie politiche Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo Sommario: Virtù civili e assimilazione a dio: Plotino e Porfirio. Plotino – [...] Dio non è garantita dall’ascesi ottenuta mediante un percorso intellettuale unito a pratiche teurgiche rivelate dagli dei, ma dalla grazia divina, che è l’unico fondamento in base ...
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L’imperatore e la Chiesa Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese Sommario: [...] del divenire e manifestarsi secondo un’appropriata evocazione, consueta nelle pratiche teurgiche di quell’aristocrazia. L’identificazione e reduplicazione magico-sacrale di Roma ...
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PICO, Giovan Francesco. – Primogenito di Galeotto I (fratello di Giovanni) e di Bianca Maria, figlia illegittima di Niccolò III d’Este, nacque, probabilmente a Mirandola, presso [...] , con il suo recupero del neoplatonismo, saturo di implicazioni e suggestioni magico-teurgiche. Laboriosa quanto instabile, la riconquista della Mirandola: nel giugno 1511 ne venne ...
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neoplatonismo s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato ...