Uomo politico e umanista inglese (Londra 1477 o 1478 - ivi 1535). Compiuti gli studî letterarî e giuridici a Oxford, fu membro del parlamento (1504); ricoprì poi varie cariche politiche e (1529) divenne cancelliere del regno, ma dovette dimettersi (1532) perché si oppose alla tendenza di Enrico VIII di porsi a capo della Chiesa in Inghilterra e alla sua politica matrimoniale, e manifestò sempre apertamente ...
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Santi d'Italia
Tommaso Caliò
Le origini
In un articolo pubblicato sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nel gennaio del 1861, Carlo Maria Curci descriveva le asprezze naturali della penisola italiana [...] di Pio XI in un delicato equilibrio con la vocazione universalistica della Chiesa: se i martiri inglesi John Fisher e TommasoMoro sono definiti da Pio XI «egregi rappresentanti e decoro della propria nazione»167, le canonizzazioni del gesuita Andrea ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tommaso Campanella
Germana Ernst
L’aspetto più originale del pensiero di Tommaso Campanella può essere individuato nella sua aspirazione a conciliare la nuova filosofia rinascimentale della natura con [...] gemmae delectationis») e un modello ideale più persuasivo di quello proposto nell’antichità da Platone e, in tempi moderni, da TommasoMoro, per il fatto di ispirarsi al grande exemplar della natura (cfr. T. Campanella, Opera latina, a cura di L ...
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Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] politico-sociale contemporanea, si traducono però, nella loro parte costruttiva, in fantasie letterarie o millenaristiche. Così TommasoMoro nell’Utopia (1516) individua, per la risoluzione del problema sociale, il principio etico ispiratore nella ...
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Umanista (Rotterdam 1466 o 1469 - Basilea 1536); tradusse il nome Geert Geertsz nell'altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre e di madre, entrò a 12 anni [...] sua vita di viaggi: prima in Francia (1494-99: Parigi e Orléans), poi in Inghilterra (1499-1500), dove conobbe John Colet e TommasoMoro; dal 1502 è a Lovanio, quindi (1505) in Inghilterra di nuovo. Nel 1506 viene in Italia, e vi rimane tre anni. La ...
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Secondo figlio (Greenwich 1491 - ivi 1547) di Enrico VII e di Elisabetta di York, salì al trono nel 1509. Nel 1534 uscì dalla Chiesa di Roma e diede vita alla Chiesa anglicana, di cui si fece proclamare [...] aveva scomunicato Enrico, il quale, appoggiato dal parlamento e dalla nazione, reagì giustiziando (1535) fra gli altri TommasoMoro e il vescovo J. Fisher e avviando la soppressione dei monasteri. L'incameramento dei beni ecclesiastici favorì l ...
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Riformatore inglese (n. nel Galles tra il 1490 e il 1495 - m. Vilvoorde, Bruxelles, 1536). Ordinato prete (1521), al suo pensiero riformatore si deve in particolare The obedience of a christian man (1528), [...] man sui grandi temi della Riforma, l'autorità della Scrittura, il primato della fede e i diritti dell'individuo. Successivamente polemizzò con TommasoMoro e con il cardinale Wolsey. Tradusse anche il Pentateuco (1530), i libri di Giona e di Neemia ...
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Ecclesiastico e uomo politico inglese (Bere Regis o Milborne St. Andrew, Dorser, 1420 circa - Knole, Kent, 1500); partigiano dei Lancaster, fece atto di sottomissione (1471), divenendo prebendario di S. [...] dell'università di Oxford (1495). A M. si deve la diga che da lui ha nome a Ely e varî restauri di edifici ecclesiastici. Egli è forse l'autore dell'originale testo latino della History of Richard III, generalmente attribuita a TommasoMoro. ...
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Mercante e banchiere lucchese (Lucca 1487 - Lovanio 1558); svolse i suoi traffici a Lione, in Inghilterra, dove godette il favore del re Enrico VIII e fu amico di TommasoMoro, e infine, dopo l'abbandono [...] dell'Inghilterra a motivo dei suoi affari ma anche per le sue convinzioni religiose, in Belgio ...
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PLATONE (Πλάτων, Plato)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Bruno NARDI
La vita. - Secondo la datazione più attendibile, che è quella di Apollodoro, P. nacque ad Atene nel primo anno dell'Olimpiade 88ª, [...] pure il pensiero platonico sulle dottrine pedagogiche del Rinascimento, e nel rifiorire delle utopie politiche, come quella di TommasoMoro e del Campanella, i quali dalla considerazione dello stato contingente e storico, cui han fisso lo sguardo i ...
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utopiano
agg. [dal lat. mod. Utopianus (in Tommaso Moro); l’uso estens. è dall’ingl. utopian, fr. utopien]. – Abitante dell’isola di Utopia, l’ideale repubblica immaginata da Tommaso Moro. Con sign. estens., forma letter. e rara per utopistico,...
utopia
utopìa s. f. [dal nome fittizio di un paese ideale, coniato da Tommaso Moro nel suo famoso libro Libellus ... de optimo reipublicae statu deque nova Insula Utopia (1516), con le voci greche οὐ «non» e τόπος «luogo»; quindi «luogo che...