udito Funzione sensoriale specifica degli animali, che permette di percepire variazioni dell’ambiente esterno, costituite da vibrazioni sonore di un corpo [...] impegna nel meato acustico interno e termina nel vestibolo e nella chiocciola. Condotto uditivo esterno Canale sinuoso che va dal fondo del padiglione auricolare alla membrana del ... ...
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udito Funzione sensoriale che permette di percepire variazioni dell’ambiente esterno, costituite da vibrazioni sonore di un corpo propagate fino all’organo uditivo dal mezzo [...] dell’u. vengono denominati ipoacusie e sordità, a seconda del grado di riduzione delle capacità uditive. Per la valutazione della capacità uditiva si ricorre a prove audiometriche ... ...
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sordità Deficit dell’udito (➔) di entità sufficiente a impedire la comprensione della parola parlata a volume medio di conversazione. La s. si distingue dall’ipoacusia, che è una [...] causa alterazioni più o meno generalizzate che, a loro volta, influenzano il normale sviluppo dell’udito unitamente a quello di altri organi. La s. centrale è dovuta a lesioni dei ... ...
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presbiacusia Diminuzione dell’udito che si osserva nell’età senile. È causata da alterazioni degenerative delle cellule acustiche, delle strutture di sostegno e dei liquidi labirintici. ...
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socioacusia Danno dell’udito (anche detto sociopresbiacusia) identificato come il risultato del fisiologico decadimento della funzione uditiva (presbiacusia), associato all’effetto del rumore ambientale (ambiente lavorativo, urbano, domestico, ecc.). ...
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A seconda della sede e dell’entità delle alterazioni che ne sono causa (ostruzione del condotto uditivo esterno, perforazione del timpano, discontinuità della catena degli ossicini ecc.), l’i. può riguardare l’intera serie dei suoni percepibili (i. pantonale) o solo alcuni tratti della scala tonale ...
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I cinque vocaboli esprimono certamente più astrazione che concretezza quando indicano i cosiddetti “sensi”.Peraltro, una parola come gusto assume un contenuto più concreto che astratto in un caso come il seguente, e proprio per questo possiamo numera ...
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È possibile che lo straordinario talento musicale di artisti come Ray Charles e Stevie Wonder sia imputabile (anche) alla loro cecità? Un nuovo studio sembra fornire importanti indizi sulla validità di questa teoria, dimostrando come gli animali adul ...
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PORION (dal gr. πόρος "strada, canale dell'udito"). - Punto di riferimento antropologico di grande importanza, perché serve alla determinazione della orizzontale nell'orientamento del cranio, secondo la metodica tedesca (v. cranio). È quel punto della bordura del meato acustico esterno che è sito ...
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orecchio (orecchia). - Per designare l'organo dell'udito D. usa al singolare sempre la forma ‛ orecchia ', mentre al plurale sono attestati tanto il maschile ‛ orecchi ' quanto il femminile ‛ orecchie ', senza alcuna differenza di significato. È da notare che il singolare femminile ricorre o in rima ...
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udito s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’udito è uno dei cinque sensi; ...
udita s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito ...