Formulazione di un assetto politico, sociale, religioso che non trova riscontro nella realtà ma che viene proposto come ideale e come modello; il termine è talvolta assunto con valore fortemente limitativo [...] R. Owen, C. Fourier, W. Weitling, viene dato comunemente il nome di socialisti utopisti. Mentre Babeuf, che scriveva ai primordi del movimento politico delle classi proletarie, risentiva ancora molto delle vecchie u. filosofico-religiose, e proponeva ...
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DE ROSA, Gabriele
Vittorio Vidotto
Storico, nato a Castellammare di Stabia il 24 giugno 1917. Amico e collaboratore di don G. De Luca, legato a L. Sturzo, si è occupato di storia della religiosità e [...] l'Antologia della ''Civiltà cattolica'' (1850-1945) (1971-73, 4 voll.). Significative anche le opere dedicate a Sturzo: L'utopiapolitica di Luigi Sturzo (1972); la biografia Luigi Sturzo (1977); e i colloqui del 1954-59 raccolti in Sturzo mi disse ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il rapporto fra letteratura e scienza deve essere inteso come un dialogo di frontiera [...] ha definito un’odissea ironica nel caos del mondo moderno, dalla scienza all’arte, dal linguaggio, all’amore, all’utopiapolitica. Ancora diverso, ma non meno profondo il caso di uno dei più importanti poeti lirici dell’Europa di metà Novecento ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nicola Pisano è considerato l’artefice del rinnovamento del linguaggio plastico [...] del Mezzogiorno, giungono a Prato poco dopo il 1240 per costruirvi un castello, estrema testimonianza della “grande utopiapolitica e del disegno culturale” dell’imperatore Federico II, desideroso di legare a sé alcuni centri della Toscana ghibellina ...
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Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] localizzabili esternamente, a cominciare dalle allucinazioni o anche solo dai sogni fino alla fiction letteraria e all'utopiapolitica. Che tipo di 'realtà' possiamo attribuire agli oggetti rappresentati nella mente? Una realtà di natura intensionale ...
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Responsabilità
Rossella Bonito Oliva
Nell'accezione giuridica il termine responsabilità viene utilizzato per la prima volta nel 1787 nel The federalist da A. Hamilton (folio 64) e poi nel Codice napoleonico [...] conseguenze siano compatibili con la permanenza di un'autentica vita umana sulla Terra. Jonas non propone una forma di utopiapolitica in cui il presente si assuma la r. per la realizzazione del migliore mondo possibile, perché questo implicherebbe ...
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Drammatica, letteratura
Antonio Audino
Chi voglia affrontare il discorso sulla scrittura drammatica come genere o indicarne le modalità costruttive ed espressive si trova di fronte a un compito arduo [...] possibile riscatto, di una opportunità di rovesciamento personale e collettivo della situazione, con una totale abiura di qualsiasi utopiapolitica. Si tratta, dunque, di una scrittura che non sfugge all'attualità, anzi la affronta e ne stigmatizza ...
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SØRENSEN, Villy
Alda Castagnoli Manghi
Narratore e saggista danese, nato a Copenaghen il 13 gennaio 1929. Di formazione filosofica, aperto alla cultura classica come alla produzione letteraria internazionale, [...] e K. Helveg Petersen, e Den Gyldne middelvej (1979, "L'aurea via di mezzo"), nelle quali egli espone un'utopiapolitica che ha suscitato non poche polemiche, ma che sottintende la profonda convinzione della necessità di un nuovo umanesimo.
Numerose ...
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Filosofia
Antonio Rainone
Negli ultimi decenni del 20° sec. sono giunte a maturazione e hanno acquistato larga diffusione idee che erano implicite o allo stato embrionale nei primi anni Sessanta. Non [...] norme e criteri assoluti in altri campi (arte, etica, politica) in quanto tipicamente subordinati alla mutevolezza dei contesti storico-sociali stato fornito da Rorty con la difesa di un'"utopia liberale" il cui principale obiettivo è la diffusione ...
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ZUCCOLO, Ludovico
Scrittore politico, nato a Faenza il 18 settembre 1568, e morto nel 1630, chiamato il Picentino perché vissuto per nove anni alla corte d'Urbino.
Scrisse varie opere, fra le quali un [...] a Bologna, 1930) dove lo Z., che critica l'Utopia di T. Moro, delinea uno stato ideale, celebrando nel stato, compreso - come oracolo XI - nelle sue Considerazioni politiche e morali sopra cento oracoli d'illustri personaggi antichi (Venezia ...
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utopia
utopìa s. f. [dal nome fittizio di un paese ideale, coniato da Tommaso Moro nel suo famoso libro Libellus ... de optimo reipublicae statu deque nova Insula Utopia (1516), con le voci greche οὐ «non» e τόπος «luogo»; quindi «luogo che...
utopista
s. m. e f. e agg. [der. di utopia] (pl. m. -i). – Creatore, sostenitore, seguace di un’utopia: gli u. del socialismo prescientifico (e, in funzione di agg.: i socialisti u. del primo Ottocento); un u. moderno. In usi estens. e più...