La “veradapozzo” è il premio più ambito dagli scrittori di narrativa italiana. Viene conferito al vincitore del Premio Campiello, al primo di cinque finalisti. E’ la riproduzione del tipico pozzo veneziano, [...] simbolo del premio e caratterizzante la ...
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POZZO (dal lat. puteus; fr. puit; sp. pozo; ted. Brunnen; ingl. well)
Pietro FROSINI
Gioacchino MANCINI
Goffredo BENDINELLI
Emilio LAVAGNINO
Perforazione verticale del terreno, generalmente di forma [...] pure nel Cinquecento, quando apparivano altrove più complessi motivi, come nella vera in campo Ss. Giovanni e Paolo coi putti reggifestoni.
Il tipo della veradapozzo veneziana, s'arricchisce di due splendidi esemplari alla metà del Cinquecento con ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] stessi. Deliziose tutte le singolarità della nobile casa veneziana: il cortile con le mura merlate e il portale marmoreo, la veradapozzo, la scala scoperta pur nel cortile, mentre internamente si usano più le scale a chiocciola, del quale tipo una ...
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Nome con cui è noto lo scultore e architetto Bernardo Gamberelli (Settignano 1409 - Firenze 1464), fratello di Antonio. Nella sua opera, in cui appare la piena coscienza delle nuove forme fiorentine, [...] impianto a Hallenkirche e con facciata frontonata, tripartita da paraste su alti basamenti che riquadrano un doppio caratterizzato da finestre crociate, completa il disegno della piazza, arricchito dall'eccentrica collocazione di una veradapozzo ...
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Famiglia di fonditori e di costruttori di armi da fuoco (dalla seconda metà del sec. 15º); oriunda da Massa Fiscaglia (Ferrara). I loro prodotti raggiunsero, di generazione in generazione, il più alto [...] di opere d'arte) alla repubblica fino al 1792. Particolarmente noto Alfonso, a cui si devono, tra l'altro, una veradapozzo, di bronzo, nel cortile di Palazzo Ducale (1559), e una colubrina ora nella sala d'Armi del Consiglio dei Dieci. Sigismondo ...
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Scultore e architetto veneziano (n. fine 14º sec. - m. tra il 1464 e il 1467), figlio di Giovanni e suo collaboratore. Nel 1422 lavorava alla Ca' d'oro, ov'è sua opera (1427) la splendida veradapozzo, [...] , con il padre, nell'esecuzione dell'Arco Foscari e della Porta della Carta in Palazzo ducale: quest'ultima, firmata solo da Bartolomeo, è il monumento maggiore della scultura veneziana del tempo, in cui il gusto gotico locale raggiunge una delle sue ...
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Architetto e scultore (n. Padova prima del 1450 - m. 1530 circa). Seguendo l'orientamento del gusto naturalistico padovano, il De B. si mosse dapprima (1470-1500 circa) nell'orbita di Pietro Lombardo e [...] della tomba di C. Ricinense; riquadramento marmoreo delle formelle eseguite dal Bellano per il coro del Santo, la vèradapozzo nel chiostro del noviziato, ecc.). Morto il Bellano, e subentratogli a Padova nel primato artistico il Riccio (primi ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] poi nell'Istria (Pola) e nella Dalmazia, a Zara, a Spalato, a Cattaro. Anche Venezia serba, in qualche veradapozzo, e nei resti, forse da S. Teodoro, incorporati in S. Marco, tracce di questa maniera. Si potrà discutere ancora sull'età dei mirabili ...
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DALMAZIA (A. T., 24-25-26)
Antonio Renato TONIOLO
Umberto NANI
B. F. T.
Giuseppe Praga
Adolfo Venturi
Situazione e nome. - La Dalmazia è una regione geografica naturale, costituita dalla sottile [...] di Zara, il modello, sia pure all'ingrosso è la basilica marciana; nei cortili dei palazzi privati, con l'adorna veradapozzo nel mezzo, dappertutto è evidente l'impronta veneziana. E sembra che il ciclo artistico si chiuda con la porta di ...
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GIARDINO (dal fr. jardin, pronunciato anticamente giardin, di origine franca; sp. jardín; ted. Garten; ingl. garden)
Giuseppe LUGLI
Ernst KUHNEL
Luigi PICCINATO
Giuseppe LEPRI
Giovanni Vacca
Oriente. [...] possedeva pochi giardinetti "chiusi" alla Giudecca, a Murano e anche dentro città, nei quali il motivo predominante era la "vera" dapozzo centrale alla quale portavano vialetti selciati che scompartivano regolarmente gli spazî. Un portico limitava ...
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pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. filtrante, p. freatico); anche, il manufatto...
labbro
(ant. e poet. labro) s. m. [lat. labrum, per lo più al plur.] (pl. le labbra, femm., nel sign. anatomico; labbri, masch., nei sign. analogici). – 1. a. Ciascuna delle due pieghe muscolo-membranose, mobili, che nell’uomo e negli altri...