La più antica opera legislativa di Roma. Secondo la tradizione riportata da Livio, fu redatta negli anni 451 e 450 a.C., per volontà della plebe, allo scopo di rendere più conoscibile e certo il diritto, [...] plebe. Restaurate le magistrature ordinarie, nel 449 i consoli L. Valerio e M. Orazio fecero incidere le leggi su 12 tavole di bronzo, poi esposte al popolo.
Questa tradizione fu attaccata, per le sue molte inverosimiglianze e anacronismi, prima da G ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,36 km2 con 2.808.293 ab. nel 2020).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era [...] fonti: ius civile, ius honorarium, costituzioni imperiali. In mancanza di testamento, ha luogo la successione intestata.
Nelle XIITavole l’ordine di successione è: sui, adgnatus proximus, gentiles. L’opera del pretore finì per sostituire al vincolo ...
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VARRONE, Marco Terenzio (M. Terentius Varro)
Plinio Fraccaro
Principe degli eruditi romani e uno dei più fecondi poligrafi dell'antichità. Nacque a Rieti nel 116 a. C. (perciò detto anche Reatinus) e [...] augurum, i libri pontificii, i libri e i carmina Saliorum, la lista dei sacrarî degli Argei [V, 45], le XIITavole e altre antiche leggi, ecc.). Le dottrine derivano, per dichiarazione stessa di V., dai filosofi, specialmente stoici, e dai grammatici ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Italiani e stranieri
Molto tempo fa ho avuto fra le mani un libro sulla spedizione dei [...] hostis si tradurrà nemico, ma in origine non ha affatto una connotazione di inimicizia: ancora nelle Leggi delle XIItavole indica lo straniero cui in Roma si riconoscono diritti di eguaglianza. Aggiungiamo che nelle lingue germaniche la situazione ...
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Parte del popolo di Roma antica che non godeva di tutti i diritti cittadini di cui era investito il patriziato.
La divisione della cittadinanza in patrizi e plebei traeva origine, secondo gli antichi, [...] senato (conscripti), ma senza diritto a partecipare all’approvazione degli atti dei comizi. La codificazione delle XIItavole (450) sottrasse l’interpretazione del diritto consuetudinario ai magistrati patrizi. Il plebiscito Canuleio (445) abolì il ...
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Giureconsulto e letterato (Roggiano, Cosenza, 1664 - Roma 1718). Convinto assertore dei principi del cartesianesimo, nella sua opera è attestato quel gusto della chiarezza e della ragionevolezza che caratterizza [...] card. Francesco Pignatelli, fu (1690) uno dei fondatori dell'Arcadia, di cui scrisse le leggi in latino, sul modello delle XIItavole; se ne staccò (1711) specie per dissidi con G.M. Crescimbeni, formando l'Accademia dei Quirini, che però, alla sua ...
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Nell’antica Roma, denominazione («figlio di padre libero; nobile») dei membri delle famiglie dei patres (appartenenti all’antica classe dominante), i cui capi sedevano nel Senato. Le gentes patrizie sono, [...] età repubblicana, mentre i plebei ottenevano l’accesso al senato, il patriziato divenne casta chiusa i cui membri, ancora nelle XIITavole e fino alla legge Canuleia (445 a.C.), non potevano contrarre nozze con i plebei. A questo divieto, oltre che ...
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Storico dell'antichità (Borgo S. Dalmazzo 1856 - Roma 1939); dopo aver studiato a Firenze, si perfezionò a Berlino con Th. Mommsen. Fu prof. nelle univ. di Palermo (1886-89), Pisa (1889-99), Napoli (1899-1904) [...] 2 voll., 1898-99) è critica di tutta la tradizione fino al 4º sec. a. C. (si nega persino la storicità delle XIITavole, considerate come il prodotto di una pratica giuridica secolare) e fondata sul concetto che la storia di Roma cominci con il primo ...
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Giurista (Ascoli Piceno 1834 - Roma 1880); prof. di diritto civile nell'univ. di Modena, poi (1870) in quella di Roma; consigliere di Stato (1876), quindi (1877) alla Corte di cassazione di Roma; socio [...] del Regno (1876) e una Raccolta delle leggi speciali e convenzioni internazionali del Regno d'Italia (1878). Trattò anche di storia giuridica, in uno Studio storico sulla successione legittima dalle XIITavole al codice civile italiano (1870). ...
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Giureconsulto romano (n. prima del 43 a. C. - m. prima del 22 d. C.) della scuola di Trebazio Testa. Figlio di Pacuvio Antistio, giurista, avversario di Cesare, che si era fatto uccidere dopo la battaglia [...] e geniale giurista dei primi tempi dell'Impero. Gli si attribuiscono 400 libri, tra cui: un commento alle XIITavole, commenti all'editto del pretore urbano e a quello del pretore peregrino, responsa ed epistulae, un'opera, Πιϑανά ("Argomentazioni ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; t. di salvezza, quella a cui...
nesso
nèsso s. m. [dal lat. nexus -us (e, nel sign. 3, nexum -i), der. di nectĕre «connettere, intessere»]. – 1. Connessione, legame, relazione: il n. del discorso; idee e ragionamenti senza nesso, senza alcun n. logico; cercare, stabilire...