TAGO

Enciclopedia Italiana (1937)

TAGO (A.T., 37-38; 39-40; 41-42)

Giuseppe Caraci

Il più lungo e importante fiume della penisola iberica (spagnolo Tajo, portoghese Tqo). Ha le sue sorgenti a 1593 m. d'altezza nel gruppo dei M. Universali un'ottantina di km. appena dal Mediterraneo, nello stesso nodo idrografico (Muela de S. Felipe) da cui si originano lo Júcar, il Cabriel e il Guadalaviar. Dopo un breve corso montano, nel quale discende precipite verso NO. attraverso la Serranía de Cuenca, il fiume entra (a valle di Huertapelayo) nella larga fossa tettonica chiusa fra le sierre mediane e i monti di Toledo, colmata dai sedimenti lacustri neogenici e dalle alluvioni recenti, in cui il Tago affonda facilmente il suo letto. Questo è stato però respinto verso S. dai copiosi depositi degli affluenti di destra (Jarama, Guadarrama, Alberche, Tiétar), il cui tributo liquido, regolato dalle riserve di nevi della Sierra de Guadarrama e di quella de Gredos, contrasta col modesto apporto degli affluenti della riva opposta, quasi tutti a secco per la maggior parte dell'anno. A valle di Toledo il fiume incide (epigenesi) lo zoccolo cristallino della meseta, entro il quale corre, fiancheggiato da alte ripe, prima di sboccare nel bacino di Lisbona: i due tratti sono nettamente separati dalle Porte di Rodão, pittoresca gola intagliata nelle dure quarziti siluriche della bassa Beira. A S. di Vila Franca il letto del Tago dilata nel Mar da Palha, la cui larghezza massima supera i 15 km., variando in rapporto con l'onda di marea, per tornare a restringersi dinnanzi a Lisbona: poco a valle della città, fra le Punte da Lage e de Calha, mette foce nell'Atlantico.

Il Tago è lungo 1008 km. ed emunge un bacino di 86.600 kmq. (275 km. di corso e 25 mila kmq. di superficie scolante spettano al Portogallo). Date le condizioni dell'alveo, che solo a valle di Abrantes è libero da rapide e cataratte, la navigabilità del fiume si restringe a meno di un terzo del suo corso (più propriamente, anzi, agli ultimi 212 km.): le grosse barche lo risalgono fino a Santarêm col favore della marea. D'altronde, incassato com'è, si presta poco all'irrigazione, eccezion fatta per alcuni tratti del suo corso medio (tra Aranjuez e Puente del Arzobispo), dove infatti ha permesso il sorgere e lo svilupparsi di grossi insediamenti. Irregolare è anche il suo regime, in relazione con le forti piogge invernali che provocano piene pericolose (il livello cresce da 8 a 25 m., fra Santarêm e Villa Velha de Rodão).