TARAWA

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)

TARAWA (A. T., 164-165)

Marina EMILIANI SALINARI
Romeo BERNOTTI

Piccola isola del Pacifico centrale, situata nella parte NO. dell'arcipelago delle Isole Gilbert. L'isola, che per superficie (40 kmq.) è la più grande del gruppo, è costituita da un atollo, il quale si stende da N. a S. per circa 20 miglia e presenta un comodo passaggio verso la laguna centrale. Nella parte sud-occidentale è l'isoletta (circa 3 miglia quadrate) di Bititu. Tarawa, che è sede residenziale e di vicariato apostolico, nel 1937 contava 2640 ab., di cui 20 bianchi.

L'azione di Tarawa durante la seconda Guerra mondiale. - Nel dicembre 1941, all'inizio delle ostilità contro gli stati Uniti e la Gran Bretagna, i Giapponesi occuparono gli arcipelaghi Gilbert e Ellice. Nell'agosto 1943 forze degli Stati Uniti senza incontrare resistenza stabilirono basi nelle isole Ellice e da quelle nel settembre del 1943 eseguirono una prolungata offensiva aerea contro Tarawa, principale isola dell'arcipelago Gilbert. L'operazione anfibia contro Tarawa presentava difficoltà gravissime, essendo il primo caso di assalto contro un atollo potentemente fortificato. La forza navale americana destinata all'attacco di Tarawa (Task Force 53) era poderosa, essendo composta di 3 corazzate, 3 grandi incrociatori, 2 incrociatori leggeri, 21 cacciatorpediniere e un gruppo di 5 navi portaerei di scorta. La forza di sbarco di 15.000 uomini era costituita dalle truppe della seconda divisione di fanteria di marina. Queste forze facevano parte di quelle alla dipendenza del vice ammiraglio Spruance, che aveva il comando nell'area del Pacifico centrale.

Dopo una fase preparatoria durata varie settimane, il 18 novembre 1943 l'offensiva contro Tarawa fu intensificata con incessanti bombardamenti eseguiti dalle navi portaerei e con bombardamenti navali contro l'isola di Bititu. Nel contempo altri gruppi di navi portaerei mantenevano la neutralizzazione degli aeroporti di Nauru e Jaluit.

Circa un'ora prima dell'alba del 20 novembre sotto la protezione del bombardamento aereo e navale, fu sferrato l'assalto, che risultò assai difficile, dovendo lo sbarco essere eseguito nell'interno della laguna. Per le difficoltà del terreno e per le condizioni della marea, soltanto tre ore dopo l'alba la prima ondata delle truppe di sbarco poté arrivare alla spiaggia e fu sottoposta a un violento tiro di mitragliere, che produsse gravi perdite. I banchi coralliferi ostacolarono l'arrivo dei mezzi che dovevano incagliare sulla spiaggia; le truppe delle ondate di rincalzo furono trasbordate su trattori anfibî o dovettero percorrere a guado gli ultimi 400 metri per giungere a terra. Tutto questo produsse confusione e perdite fra gli attaccanti. L'avanzata nell'isola fu fortemente contesa in modo che per la conquista furono necessarî 4 giorni di durissimi combattimenti; le truppe attaccanti subirono la perdita di circa 3000 uomini, ossia il 20% della forza impiegata. Del presidio giapponese di 4800 uomini soltanto una piccola parte (146) furono presi prigionieri.

Contemporaneamente alla conquista di Tarawa, ma con assai minori difficoltà, fu eseguita nello stesso gruppo di isole la conquista dell'atollo di Makin, su cui furono sbarcati 6800 uomini, che si impossessarono dell'isola dopo circa due giorni di combattimenti.

La conquista delle Gilbert ebbe grande importanza strategica, aprendo la via all'attacco contro le isole Marshall e all'avanzata verso il territorio giapponese metropolitano.

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