TARAXIPPOS

Enciclopedia dell' Arte Antica (1973)

TARAXIPPOS (ταράξιππος)

C. Saletti

Demone che faceva imbizzarrire i cavalli.

Sappiamo da Pausania (vi, 20, 15-19) che tali Taraxìppoi erano ad Olimpia, sull'istmo di Corinto e a Nemea: ma dovevano essere comuni a tutti gli ippodromi, come eredità della vivace credenza arcaica in spiriti demoniaci, non ancora antropomorfizzati della tradizione eroica mitologica. Un T. è stato identificato nel nano che tiene con le mani il suo enorme fallo, dipinto alle spalle di un cavaliere su un pinax corinzio di Berlino. Così pure lo si è riconosciuto in una figura scimmiesca seduta dietro un cavaliere in un disegno su una brocca da Tragliatella.

Monumenti considerati. - Pinax: A. Furtwängler, Beschreibung der Vasensammlung im Antiquarium, Berlino 1885, n. 865, p. 95; E. Pernice, in Festschrift fur O. Benndorf, Vienna 1898, p. 78 s. Brocca: W. Deecke, in Annali dell'Instituto, 1881, p. 16o ss., tavv. L, M.

Bibl.: L. Weniger-O. Höfer, in Roscher, V, 1916-24, c. 97 ss., s. v.; Gebhard in Pauly-Wissowa, IV A, 1932, c. 2288 ss., s. v.