Teatro stabile di innovazione

Lessico del XXI Secolo (2013)

teatro stabile di innovazione


teatro stàbile di innovazióne locuz. sost. m. – A partire dal 2000 il Dipartimento dello spettacolo del ministero per i Beni e le attività culturali ha finanziato, come Teatri stabili di innovazione - Settore sperimentazione, alcune realtà teatrali che svolgono, con carattere di continuità, attività di ricerca e sperimentazione o attività teatrale rivolta all’infanzia o alla gioventù. Tale attività, guidata da un direttore artistico di comprovata capacità professionale, che garantisce la stabilità del nucleo artistico, deve essere caratterizzata da una particolare attenzione dedicata al rinnovamento del linguaggio teatrale e alle nuove drammaturgie; dallo sviluppo del metodo di ricerca, anche in collaborazione con le università; dall’intensificazione di un rapporto con il territorio, con particolare riferimento alle zone che presentano un’inadeguata presenza teatrale. In base al decreto ministeriale del 2007 (art. 11 del 12 novembre) sono stati riconosciuti come teatri stabili di innovazione: il CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia; a Torino, la Fondazione Teatro Piemonte Europa e Fondazione Palazzo Litta per le arti onlus; a Milano, il Centro di ricerca per il teatro, il Tieffe teatro, il Teatro out off; il Ravenna teatro; la Fondazione Pontedera teatro; a Roma, La fabbrica dell’attore; a Pescara, l’Associazione Florian; a Napoli il Teatro; a Lecce, la Cooperativa Koreja; l’Associazione teatro libero Palermo; a Cagliari, l’Associazione Akroama teatro laboratorio sardo; a Orvieto, l’Associazione temporanea d’impresa Ar.Tè.

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