THAON di REVEL, Ottavio

Enciclopedia Italiana (1937)

THAON di REVEL, Ottavio

Francesco Lemmi

Nato a Torino, il 26 giugno 1803, da Ignazio conte di Pralungo e da Sabina Spitalieri di Cessole, morto ivi il 10 febbraio 1868. La sua carriera si svolse nell'amministrazione finanziaria e nel consiglio di Conferenza. Ministro dal 29 agosto 1844, seppe economizzare e tesaurizzare così abilmente che il 1848 trovò ben 90 milioni di avanzo nelle casse dello stato. Fu uno dei firmatarî dello statuto, e fece parte del ministero Balbo, poi di quelli Alfieri e Perrone, sorti sotto la sua ispirazione. Il 15 dicembre 1848 tornò semplice deputato e tale rimase sino al 20 gennaio 1861, quando fu fatto senatore. Fino dal 9 agosto 1848 aveva il titolo di ministro di stato; fu consigliere comunale e provinciale di Torino e amministratore di gran numero di opere pie. Uomo di rettitudine somma, come scrisse il Brofferio, di giudizio acuto e d'intelligenza lucida e perspicace, gelosissimo delle tradizioni cattoliche, e, insieme, dell'onore della monarchia e del paese, Ottavio di Revel tenne ambo le chiavi del cuore di Carlo Alberto. Più tardi combatté, nel parlamento e fuori, la politica finanziaria ed ecclesiastica del Cavour, il quale tuttavia si valse della sua grande perizia per effettuare importanti operazioni finanziarie all'estero (prestito Hambro). Fu poi avverso alla convenzione del settembre 1864 per il trasporto della capitale a Firenze.

Si era sposato tre volte. Dalla prima moglie (Maria Teresa Caccia di Romentino) non ebbe figli. La seconda (Guglielmina Doria di Cirié) fu madre di Ignazio, che divenne marchese nel 1901 per la morte del cugino Emanuele. Dalla terza (Carolina Clermont de Vars) nacquero Adriano, Vittorio e Paolo.

Bibl.: L. Des Ambrois, Notes et souvenirs inédits, Bologna 1901; G. Gentile, Lettere di Carlo Alberto a O. Th. di R., Milano 1931.

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