Tiresia (gr. Τειρεσίας) Mitico indovino cieco, appartenente alla stirpe degli Sparti (i nati dalla terra, che si ritenevano i fondatori di Tebe). Compare già nell’Odissea, quando Ulisse, sceso nell’Ade, lo interroga e ne riceve profezie; ha inoltre ampia parte nella leggenda tebana. Secondo una tradizione, fu privato della vista da Era, perché, interrogato dalla dea, affermò che nel rapporto sessuale la donna gode di più; secondo altri, Atena lo avrebbe reso cieco perché vista da lui nuda al bagno. In entrambi i casi compenso per la perduta vista corporea sarebbe stata la facoltà divinatoria. Secondo un’altra versione, la cecità fu la punizione per il fatto che, come indovino, T. rivelava i segreti degli dei. La sua morte è connessa con la presa di Tebe da parte degli Epigoni.
Mitico indovino di Tebe, appare nella tradizione antica - già attestata nell'Odissea (X 492 ss., XI 90 ss.) - come un " profeta glorioso ", cieco e saggio, testimone e interprete delle vicende sanguinose che sconvolgono la stirpe di Edipo e compongono il cosiddetto ciclo tebano.
Nella Tebaide di Stazio, ...
(Τειρεσίας, Tiresias). - Famoso indovino della mitologia greca, appartenente alla stirpe degli Sparti, cioè dei nati dalla terra, che si ritenevano i fondatori di Tebe. Il suo nome ne palesa l'essenza. Esso è difficilmente da collegare con τείρεα, che significa "costellazioni, fenomeni o segni celesti", ...
Tèti. – Nella mitologia greca, nome (gr. Τηϑύς, lat. Tethys) della dea del mare, spesso assunta nella poesia a simbolo del mare: èrvi la figlia di Tiresia, e Teti (Dante); il regno di Teti, il mare; in seno a Teti, nel mare; Quando Giason dal Pelio Spinse...
sorvenire v. intr. [comp. di sor- e venire] (coniug. come venire; aus. essere), ant. o poet. – Sopravvenire, sopraggiungere: Fosca sorvenne e disastrosa notte (Pindemonte); ecco che l’anima qui del tebano Tiresia sorvenne (Pascoli); Ma la sera poi sorviene...