ATTA, Tito Quinzio

Enciclopedia Italiana (1930)

ATTA, Tito Quinzio (T. Quinctius Atta)

Cesare Giarratano

È il più recente dei tre poeti della commedia detta togata. Morì a Roma l'anno 77 a. C., ma s'ignora la sua patria e l'anno della sua nascita. Di lui ci restano pochissimi frammenti e dodici titoli di commedie: Aedilicia, Aquae caldae, Conciliatrix, Gratulatio, Lucubratio, Materterae, Megalensia, Nurus, Satura, Socrus, Supplicatio, Tiro proficiscens. Fu lodato da Varrone per la rappresentazione dei caratteri, da Frontone per l'arte di esprimere i discorsi delle donne. Anche nell'età augustea si manteneva sulle scene. Scrisse pure epigrammi, e Nonio ce ne ha conservato un verso (cfr. Morel, Fragm. Poet. Lat., p. 42).

Per i frammenti delle togate, che si devono a citazioni di grammatici, v. O. Ribbeck, Comicorum Romanorum Fragmenta, 3ª ed., Lipsia 1898, pp. 188-193.

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