MOSQUERA, Tomas Cipriano

Enciclopedia Italiana (1934)

MOSQUERA, Tomas Cipriano


Militare e uomo politico colombiano, fratello di Joaquín (v.), nato a Popayan il 20 settembre 1798, morto a Coconuco il 7 ottobre 1878 (o 1883). Prese parte già alle guerre per l'indipendenza; tenente colonnello nel 1823, e aiutante di campo di Bolívar, ebbe in seguito alte cariche - intendente di Guayaquil, intendente e comandante generale di Popayan - ch'egli disimpegnò sempre con assoluta fedeltà a Bolívar, combattendo le non poche rivolte che caratterizzarono quel periodo di storia colombiana. Scioltasi la repubblica della "Grande Colombia", creata da Bolívar, viaggiò per qualche tempo negli Stati Uniti e in Europa; ma, dopo il ritorno in patria, nel 1833 riprese a partecipare attivamente alla vita politica, finché nel 1845 fu eletto presidente della repubblica di Colombia, ora denominata "di Nuova Granata". In tale carica svolse efficace e meritoria opera per l'assestamento interno, politico, economico, amministrativo del paese. Nel 1856 fu nuovamente candidato alla presidenza; nel 1861 rovesciò il governo del presidente Ospina, e tornò a essere presidente degli "Stati Uniti di Colombia". Confermato nella carica nel 1866, fu deposto l'anno appresso dal generale Santos Acosta. Il programma politico del M., che fu senza dubbio la personalità più eminente del trentennio 1840-1870 in Colombia, era la netta ripresa delle aspirazioni del Bolívar alla creazione della "Grande Colombia" che conglobasse in unità politica la Colombia propriamente detta, l'Ecuador e il Venezuela.

Tra le molte sue opere, di vario argomento, si rammentano particolarmente la Memoria sobre la vida del Libertador Simón Bolívar (1ª parte 1853; edizione completa, Bogotá 1915) e Los detractores de Bolívar, Popayan 1878.