Masaryk, Tomáš Garrigue

Dizionario di Storia (2010)

Masaryk, Tomas Garrigue


Masaryk, Tomáš Garrigue

Politico cecoslovacco (Hodonín, Moravia, 1850-castello di Lány, Praga, 1937). Di origini modeste, studiò alle università di Vienna e Lipsia e nel 1882 ottenne la cattedra di Filosofia all’univ. ceca di Praga, dove insegnò fino al 1914. Eletto al Parlamento viennese nelle file dei Giovani cechi nel 1891, si dimise due anni dopo per contrasti con il partito. Nel 1900 M. fondò il Partito realista, divenuto nel 1905 Partito ceco del popolo; rieletto al Parlamento viennese nel 1907, prese posizione contro l’alleanza con la Germania e a favore di alcuni serbi e croati accusati di alto tradimento in occasione dell’annessione austriaca della Bosnia-Erzegovina (1908). Scoppiato il primo conflitto mondiale, M. si rifugiò in Italia, quindi a Londra, dove iniziò un’intensa opera di propaganda presso gli Alleati per la creazione, su basi democratiche, di uno Stato indipendente che comprendesse Boemia, Moravia e Slovacchia. Trasferitosi in Russia dopo la Rivoluzione del 1917, vi costituì la Legione cecoslovacca, composta da ex prigionieri di guerra, per continuare la lotta contro gli imperi centrali. Fu quindi negli USA, dove discusse col presidente W. Wilson i termini della futura indipendenza cecoslovacca e concluse il Patto di Pittsburgh con i rappresentanti delle locali comunità ceche e slovacche. Nel nov. 1918 M. fu eletto presidente della Cecoslovacchia (rieletto nel 1920, 1927 e 1934); nelle questioni interne contribuì alla politica centralistica del nuovo Stato nei confronti degli slovacchi e della minoranza tedesca dei Sudeti. In politica estera fu fautore dell’adesione alla Piccola intesa, dell’alleanza con la Francia e del riavvicinamento all’URSS. Si dimise nel dic. 1935 per motivi di salute.

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