GENTILI, Tommaso Maria

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 53 (2000)

GENTILI, Tommaso Maria

Elisabetta Corsi

Nato a Chieti il 14 febbr. 1828, nel 1846 entrò nell'Ordine dei predicatori presso il convento di Penne, concludendo il noviziato con la professione solenne del febbraio 1849. Poi, ispirato forse dalla lettura delle Memorie delle missioni cattoliche nel Regno del Tonchino (1844) del p. A. Guglielmotti, chiese e ottenne d'essere inviato alle missioni in Asia. Partito da Roma il 14 apr. 1852, passò a Cadice dove si imbarcò per Manila, raggiungendo nel 1853 la Cina.

Il suo arrivo fu preceduto da eventi storici di particolare rilievo: da un lato la disgregazione dell'Impero e la pressione esercitata dalle potenze straniere al fine di ottenere sempre maggiori concessioni territoriali e commerciali; dall'altro la riorganizzazione, per volontà pontificia, delle missioni già esistenti e la formazione di nuove nell'ambito di sei vicariati e due prefetture apostoliche. Ciò nel tentativo di delimitare la sfera di attività di ogni ordine e congregazione a un'area geografica ben definita, alle dipendenze di un vicario o di un prefetto apostolico.

Durante i trenta anni trascorsi in Cina il G., che nel 1854 si era stabilito a Jitian, nella provincia del Fujian, ove era appena stato fondato un seminario per la formazione del clero autoctono, fu sempre attivo nella provincia meridionale del Fujian -divenuta l'unico territorio di apostolato dei domenicani dopo che le due province del Zhejiang e Jiangxi, da questi amministrate fin dal 1716, erano state affidate all'appena consacrato vicario apostolico p. A. Rameaux, lazzarista -, missione che, adeguatamente sovvenzionata da varie organizzazioni cattoliche, viveva allora i suoi tempi migliori.

Nel 1863 il G. fu assegnato alla casa di S. Rosa di Luoyuan, a nordest di Fuzhou, antica missione gesuita passata nel 1677 alle cure del domenicano G. Lopez, ed eretta a vicaria nel 1686. Quindi, per iniziativa di mons. M. Calderon, vicario apostolico di Fukien, il 22 sett. 1868 fu nominato vescovo coadiutore cum iure successionis, cosa che suscitò un forte malumore tra i religiosi di altra nazionalità operanti nella missione. L'anno dopo, designato con altri quattordici vicari apostolici a rappresentare la Chiesa di Cina, tornava a Roma per prendere parte, schierato su posizioni infallibiliste, al concilio Vaticano I.

Con l'ostilità che aveva accompagnato la sua nomina a vescovo coadiutore il G. dovette misurarsi in più di un'occasione, in particolare quando nel corso del sinodo regionale di Hong Kong (1880) suggerì la divisione dell'esteso vicariato di Fujian in due parti. Da questa proposta, attuata da Propaganda Fide nel 1881 con la partizione del vicariato in due province, una del Nord e l'altra del Sud, derivarono poi altri contrasti, uno dei quali provocato dalla fondazione, a opera del G., di un collegio per l'infanzia a Xiamen che, affidato a religiose italiane, diede luogo a nuovi malcontenti. Alla fine da Roma giunse l'intimazione di ritirare le suore italiane (ma l'ordine poté essere eseguito solo nel 1890).

Il 14 febbr. 1883 moriva mons. Calderon. Immediate seguirono le dimissioni del G. che nel 1884 rientrava a Roma dove, sino all'anno precedente la morte, lavorò alle Memorie di un missionario domenicano nella Cina, pubblicate tra il 1887 e il 1888 a cura della tipografia della congregazione di Propaganda Fide.

L'opera, in tre volumi, costituisce una delle principali fonti non solo per la storia della missione domenicana in Cina ma anche, più in generale, per la storia recente del cristianesimo in quella parte del mondo. Nonostante i grandi rivolgimenti sociali dei quali il G. fu testimone, nulla traspare però, dalle sue pagine, della brutalità e del cinismo europei. Gli eventi legati alle guerre dell'oppio sono narrati con assoluto distacco, nel solo interesse di vedere assicurata alla missione la possibilità di seguire indisturbata l'opera di proselitismo, grazie all'appoggio di qualche potenza straniera. Il tono era del tutto nuovo rispetto ai primi resoconti gesuiti che narravano l'esperienza missionaria in Cina con deferenza e ammirazione profonda per quella terra, sentimenti che nel G. avevano ormai ceduto il passo al disprezzo e alla disistima.

Malato già da molti anni, il G. morì il 31 ag. 1888 a Viterbo, dove era ospite del convento domenicano della Quercia.

Lettere del G. in El Correo sino-annamita (Manila), 1867, 1868, 1869, 1871, 1873, 1874, 1876, 1878; e in Annales (S.te-Enfance), XXIV (1873), pp. 28-33, 290-308; articoli in Il Rosario. Memorie domenicane, III (1886), pp. 9-16, 70-76, 144-154, 173-180, 238-246, 258-266, 357-365, 386-394, 417-425, 485-493, 523-525, 557-566, 627-636, 685-690; V (1888), pp. 36-42, 309-313, 370-372; X (1893), pp. 118-125, 150-154, 216-218, 272-277, 323-330, 381-384, 398-403.

Fonti e Bibl.: Manila, Archivo de la Provincia del Santísimo Rosario: M. Velasco, Ensayo de bibliografía de la provincia del Santísimo Rosario (ms., s.d.), V, c. 29; ibid., J. Vilá, Memoria del provincialato del… fr. José R. González y del vicariato del… fr. Agustin Gallego (ms., s.d.), t. 665; ibid., Memoria del provincialato del… fr. Joaquín Guixá (ms., s.d.), t. 665, cc. 6, 9; ibid., Libros de consejos de provincia (ms., s.d.), t. 577, c. 203; ibid., M. Alonso, Crónica desde 1888 a 1894 (ms.), t. 661, c. 545.

Necr. in l'Osservatore romano, 2 sett. 1888; Il Rosario. Memorie domenicane, V (1888), pp. 545 s.; Missions catholiques, XX (1888), p. 514; Katholische Missionen, XVII, Freiburg 1889, p. 115; H.M. Ocio, Compendio de la reseña biografíca de los religiosos de la Provincia del Santísimo Rosario de Filipinas, Manila 1895, pp. 841-847; G. Marín - M. Morales, Ensayo, II, Manila 1901, p. 782; H. Cordier, Bibliotheca Sinica, II, Paris 1905-06, col. 1208; Acta capituli provinciae Sanctissimi Rosarii Philippinarum (anno 1906), Madrid 1906, pp. 100, 110; J. de Moidrey, La hiérarchie catholique, Zikawei 1914, pp. 77 s.; Los dominicos en el Extremo Oriente, Manila 1916, pp. 309, 343; K.S. Latourette, A history of Christian missions in China, London 1929, p. 866 e passim; J.M. Gonzalez, Misiones dominicanas en China, I, Madrid 1952, pp. 13, 112 e passim; P. Fernández, Dominicos donde nace el Sol. Historia de la provincia del Santísimo Rosario de Filipinas de la Orden de predicadores, Barcelona 1958, pp. 422, 425 e passim; R. Streit - J. Dindinger, Bibliotheca missionum, XII, Freiburg 1958, pp. 396, 400, 414 s. e passim; XIII, Rom-Freiburg-Wien 1959, pp. 40-43; J. Dehergne, La Chine centrale vers 1700, II, Les vicariats apostoliques de la côte. Étude de géographie missionnaire, in Archivum historicum Societatis Iesu, XXX (1961), pp. 308, 319 s., 336-338, 340-345, 347-349; Id., La Chine du sud-est: Guangxi (Kwangsi) et Guangdong (Kwuangtung). Étude de géographie missionnaire, ibid., XLV (1976), pp. 3, 19.

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