STIGLIANI, Tommaso

Enciclopedia Italiana (1936)

STIGLIANI, Tommaso

Luigi Fassò

Poeta, nato a Matera nel 1573, morto a Roma nel 1651. Si recò giovinetto a Napoli, dove conobbe G. B. Marino e probabilmente il Tasso; passato a Milano, vi pubblicò nel 1600 un poemetto pastorale, Polifemo; l'anno dopo, a Venezia, diede in luce la prima parte delle sue rime. Fu poi alla corte di Carlo Emanuele I e in quella di Ranuccio Farnese a Parma, dove, nel 1605, riunì e ampliò le rime giovanili in un Canzoniere, che fu messo all'indice per l'indecenza di alcuni indovinelli. Intanto attendeva al poema Il mondo nuovo, dal quale sperava la gloria; ma le allusioni al Marino, contenute nel c. XVI, provocarono fra i due poeti una clamorosa rottura: il Marino tentò addirittura d'impedire la stampa del poema e di farne sopprimere le copie. Altra violenta contesa ebbe lo S. con Enrico Caterino Davila, che, provocato, lo ferì gravemente di spada. Divenuto il principale rappresentante dell'antimarinismo, avversato da accademie e da letterati, dovette lasciare Parma e rifugiarsi a Roma; e qui ebbe protezione da Virginio Cesarini, da Scipione Borghese e, negli ultimi duri anni, dal principe Pompeo Colonna.

Come poeta non scrisse opere vitali, sebbene s'illudesse di avere emulato, col suo Mondo nuovo, nientemeno che il Tasso e l'Ariosto: in realtà né il poema si eleva sul gusto del tempo (non vi ha di osservabile, nel cumulo di eventi narrati con tono di cantastorie, che una descrizione dell'Inferno, di chiara derivazione dantesca), né il Canzoniere si solleva in generale dalla sfera delle imitazioni e della mediocrità; in quest'ultimo oggi ci appaiono leggibili quasi solo gli Amori giocosi, piacevole satira dei vizî della poesia barocca. Lo S., ammiratore del Petrarca e degli antichi, è fra i rappresentanti più cospicui della corrente antimarinista, e ha nella polemica contro l'Adone del Marino un posto notevole col suo famoso libretto, L'occhiale (1627), in cui mosse a quel poema censure generali e particolari non tutte prive di fondamento.

Bibl.: M. Menghini, T. S., Genova 1892; C. Corcos, Appunti sulle polemiche suscitate dall'Adone, Cagliari 1893; B. Croce, in La Critica, 10 gennaio 1927; C. Micellone, P. Angelico Aprosio e le polemiche intorno all'Adone, in Annuario del R. Liceo-ginnasio G. D. Cassini, Savona 1927.