TONGRES

Enciclopedia Italiana (1937)

TONGRES (in fiamm. Tongeren; A. T., 44)

Yvonne DUPONT
F. L. GANSHOF
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Città del Belgio orientale, nella provincia del Limburgo, situata a 105 m. d'altezza sullo Jeker, affluente della Mosa. Nel 1930 aveva 11.530 ab. È ragguardevole nodo ferroviario; possiede varie industrie (tra le quali fabbriche di organi) e ha un attivo commercio di bestiame.

Monumenti. - Notre Dame fu edificata nel sec. XIII in un mirabile stile gotico primitivo, su un precedente edificio romanico di cui rimangono ancora la cripta (sec. XII), un piccolo chiostro (sec. XII, rimaneggiato nel XIX) con qualche scultura romanica e pietre sepolcrali, un portale con archivolti decorati (fine del secolo XII). L'abside e le due ultime campate delle navate con le cappelle laterali sono dei secoli XIV e XV, pure del sec. XV è il transetto settentrionale (1456), il portico Notre Dame e l'imponente torre (1442-1586) che costituisce la facciata. Tra le principali opere d'arte, un Cristo romanico in legno (fine XI o sec. XII), un leggio e un candelabro pasquale di ottone di Jean Josès de Dinant. Nel tesoro, tra magnifiche oreficerie, il trittico della Vera Croce (arte mosana, 1170 circa); due evangeliarî; uno del sec. XI con rilegatura in oreficeria, l'altro del IX con rilegatura di avorio liegese del secolo XI; un avorio siro-egiziano (sec. VI). La chiesa (1660-62) dell'ospedale S. Giacomo ha nel piccolo museo quadri e sculture lignee dei secoli XIV e XVI. Ricordiamo inoltre il béguinage S. Caterina (1257) con chiesa del 1294 rimaneggiata; il palazzo comunale (1737-1749), la porta di Visé (1379), appartenente alla cinta del 1257-1264 e alcune vecchie case.

Bibl.: A. Perreau, Tongres et ses monuments, 2a ed., Tongres 1849, voll. 4; J. Paquay, Monographie illustrée de Tongres, ivi 1913; J. de Borchgrave d'Altena, Sculptures conservées au pays mosan, Verviers 1926; M. Devigne, La sculpture mosane du XIIe au XVIe siècle, Parigi 1932. Vedi inoltre diversi articoli in Bull. de la Société scientifique du Limbourg, 1911 e 1913, e in Annales du Congrès de Tongres, 1923.

Storia. - Conosciuta nell'antichità col nome di Aduatuca Tungrorum, fu probabilmente una colonia latina. Alla fine del sec. I o al principio del II era circondata da mura per una circonferenza di 4 km. e ½. Nel sec. III fu devastata dagl'invasori e munita in seguito di una cinta di mura più ristretta, che fu probabilmente distrutta sui primi del sec. V. Capoluogo della Civitas Tungrorum che dipendeva dalla provincia della Germania Inferior, fu alla fine del sec. III sede di un vescovado, il cui primo titolare conosciuto è S. Servais (344-384). Dal sec. V i vescovi risiedettero specialmente a Maastricht e col sec. VIII definitivamente a Liegi. Tongres, che aveva sofferto, nel 406, del passaggio dei Vandali, ridotta tosto allo stato di semplice borgata, divenne proprietà della sua chiesa in un'epoca non ben determinata; venne così a far parte del principato episcopale di Liegi, quando questo si costituì nel sec. X. Rimase sempre un centro secondario, non avendo altra importanza economica che quella di un mercato regionale e di un centro industriale d'interesse puramente locale. Il "maire" e gli scabini incaricati della giustizia e dell'amministrazione del principe-vescovo di Liegi, furono, dal sec. XIII, fiancheggiati da un Consiglio di città composto di borgomastri e di "giurati" rappresentanti la borghesia. A quest'epoca fu costruita una cinta urbana, meno estesa della prima cinta romana. Nel 1677 la città soffrì un terribile incendio, provocato dalla guarnigione francese di Maastricht.

Bibl.: J. Paquay, Tongres, Tongres 1913; Tongeren voorheen. Geschiedkundige schets, ivi 1934; H. Van de Weerde, les récent progrès de l'archéologie nationale, in L'antiquité classique, 1932; id., Civitas Turgrorum en Germania Inferior, ibid., 1935; E. de Moreau S. J., Le transfert de la résidence des évêques de Tongres à Maastricht, in Revue d'hist. ecclésiast., 1924.