TORDESILLAS

Enciclopedia Italiana (1937)

TORDESILLAS (A. T., 37-38, 39-40)

Giuseppe CARACI
Nino CORTESE

Capoluogo di partido Judicial nella provincia castigliana di Valladolid. Il centro abitato si stende su un'alta terrazza (702 m.) lungo la riva destra del medio Duero, e corrisponde con tutta probabilità a un insediamento antico, come quello che comanda il passaggio del fiume su una grande via di comunicazione tra le due Castiglie. La città cominciò tuttavia a svilupparsi solo dopo il sec. XII, attingendo un periodo di fiore sotto Giovanna la Pazza, che vi fissò la sua residenza; a Tordesillas fecero poi centro i comuneros ribelli contro Carlo V. In seguito la città decadde, fino a ridursi, com'è oggi, poco più di un borgo rurale. Contava 3590 ab. nel 1900, 3737 nel 1910, 3805 nel 1920. L'isolamento in cui si trova - per Tordesillas non passa alcuna ferrovia, la stazione più vicina, quella di Venta de Pollos, sulla linea da Medina del Campo a Zamora, ne dista 14 km. - ne ha conservato i caratteri di vecchio centro castigliano, sonnecchiante tra i ricordi di una perduta prosperità.

Il trattato di Tordesillas. - Ritornato Cristoforo Colombo dal suo primo viaggio nel 1493, Giovanni II di Portogallo, allegando le concessioni fatte dai papi al suo stato nelle Indie, richiese per sé le nuove terre scoperte dal Genovese, che riteneva di aver raggiunto l'Asia orientale. I re cattolici, preoccupati, ottennero che Alessandro VI conferisse loro il diritto di dominio esclusivo sulle "isole e terre scoperte e da scoprirsi, in quanto non appartenevano ancora a verun altro re cristiano", e fissasse come linea di confine tra la zona d'espansione portoghese e quella spagnola una linea meridiana (raya) corrente a cento leghe ad ovest delle Azzorre e delle Isole del Capo Verde, da un polo all'altro. Infatti, Colombo aveva affermato che a cento miglia ad ovest delle Azzorre si riscontrava un profondo cambiamento "nel cielo e nelle costellazioni, nella temperatura dell'aria, nell'acqua del mare" insieme con la declinazione magnetica. Ma tanto per l'impossibilità di tracciare tale linea, quanto per l'opposizione del Portogallo, che giunse a preparare una flotta per spedirla sui luoghi contesi e avrebbe voluto che gli Spagnoli navigassero soltanto a nord del parallelo delle Canarie, si richiesero nuovi accordi. E, dopo lunghe trattative, questi furono conclusi il 7 giugno 1494 a Tordesillas, ove, con almeno apparente vantaggio portoghese, la linea di confine fu portata a 370 leghe a ovest delle Isole del Capo Verde. Tuttavia, anche per deficienze tecniche, non fu possibile tracciare neppure questa nuova linea; e così in seguito il conflitto tornò a scoppiare per il possesso delle Molucche e dell'America Meridionale.

Bibl.: M. F. visconte di Santarem, Quadro elementar das relaçoes politicas e diplomaticas de Portugal, 1848; O. F. Peschel, Die Theilung der Erde unter Papst Alexander VI. und Julius II., Lipsia 1871; F. Oppliger, Geschichte der kolonialen Demarkation zwischen Spanien und Portugal, Biel 1913; Alguns documentos do Archivo Nacional da Torre do Tombò, Lisbona 1892; H. Vander Linden, Alexander VI and the demarcation of the maritime and colonial domains of Spain and Portugal, in The American historical Review, XII (1916); G. Latorre, Los españoles portugueses en Ultramar, in Boletín del Centro de Estudios americanistas, VIII-X (1921-23); M. W. Williams, The Treaty of Tordesillas, in The Hispanic American historical Review, V (1922); F. de Almeida, Historia de Portugal, II, Coimbra 1924.