TORDI

Enciclopedia Italiana (1937)

TORDI (lat. scient. Turdus; fr. grive; sp. tordo; ted. Drossel; ingl. thrush)

Augusto Toschi

Uccelli ascritti da alcuni ornitologi alla famiglia Turdidae composta di parecchi generi sistematicamente affini ai nostri tordi; altri autori li assegnano alle famiglie Sylvidae o Muscicapidae e li raggruppano nel genere Turdus L., formato di circa 150 specie con sottospecie sparse in quasi tutte le parti del mondo. Statura media; becco più corto della testa con setole distinte alla base; ali lunghe di 10 remiganti; coda di 12 o 14 timoniere; tarsi lunghi e robusti; penne morbide; abito giovanile macchiato. I tordi costruiscono il loro nido, in forma di coppa con fuscelli ed erbe intrecciati, sulle biforcazioni dei rami degli alberi, più di rado in buche delle rocce. Le uova deposte, azzurro-verdastre macchiate di rossiccio, variano da 4 a 7. Sono eccellenti cantori; frequentano le località alberate o cespugliose; si posano sui rami, saltellano anche sul terreno in cerca di cibo. Questo è assai vario e consta prevalentemente di bacche, frutti, semi e di piccoli invertebrati. In cattività i tordi si mostrano pressoché onnivori. Nei paesi nordici sono considerati uccelli utili all'agricoltura, tuttavia durante l'autunno e l'inverno, epoca nella quale sostano e passano attraverso l'Italia, possono riuscire dannosi al raccolto d'alcuni frutti e sopra tutto ai vigneti e agli oliveti.

Fra la minuta selvaggina i tordi occupano un posto d'onore: essi vengono cacciati col fucile "all'aspetto" quando vanno ad appollaiarsi, o al capanno o "nocetta" coi richiami quando passano, ovvero semplicemente in battuta. Le uccellande: roccoli, brescianelle, passate, boschetti (v. caccia) mirano soprattutto alla loro cattura. I tordi uccisi, apprezzati per la bontà delle loro carni, vengono attivamente commerciati ed esportati in varî paesi.

In Italia sono comuni le seguenti specie: Turdus merula merula L. o Merlo nero delle campagne, la Tordela (Turdus viscivorus viscivorus L.), stazionarî e migranti, il Tordo (Turdus philomelus philomelus Brehm), nidificante negli alti monti e copioso durante i passi, il Tordo sassello (Turdus musicus L.), la Cesena (Turdus pilaris L.), che hanno passo più ritardato nei confronti del tordo e i Merli dal collare (Turdus torquatus torquatus L., Turdus torquatus alpestris Brehm), meno comuni dei precedenti. Rari e accidentali in Italia sono il Tordo dorato (Turdus dauma aureus Hol.), il Tordo siberiano (Turdus sibiricus sibiricus Pall.), il Tordo oscuro (Turdus obscurus Gm.), la Cesena di Naumann (Turdus Naumanni Temm.), la Cesena fosca (Turdus eunomus Temm.), il Tordo dalla gola nera (Turdus ruficollis atrogularis Temm.)