Tranare

Enciclopedia Dantesca (1970)

tranare (trainare)


In Pd X 121 se tu l'occhio de la mente trani [" cioè tiri ", Buti] / di luce in luce... Al francese trainer risale già l'Andreoli (e rinvia a G. Villani VII 39 " e così morto il tranò infino fuori della chiesa "), come, fra i moderni, Scartazzini-Vandelli (cfr. anche Porena, Sapegno); altri si limitano a spiegare " traini, trascini " (Torraca; Casini-Barbi, Mattalia), " trasporti, da un ‛ tranare ' per ‛ trainare ' " (Rossi-Frascino).

Il Landino spiegava invece: " cioè traduci... perciocché ‛ trano ' in latino significa ‛ trapasso ' e ‛ traduco ' "; anche il Lombardi accoglie la più probabile derivazione da tranare, ma aggiunge che altri commentatori " se la tengono col Vocabolario della Crusca, che spiega ‛ tranare ' detto per sincope da ‛ trainare ', che significa ‛ tirare il traino ', ‛ trascinar per terra ' ".

Il Tommaseo (Dizionario) suppone che D. " avesse in mira il volo di Mercurio, che in Virgilio ‛ Volando turbida tranat nubila ' " (cfr. Aen. IV 245).

Nel senso di " strisciare per terra ", in Fiore CLXV 13 se la roba [la veste] troppo le traina, / levila un poco.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata