BARRIERA, Trattato della

Enciclopedia Italiana (1930)

BARRIERA, Trattato della

Adriano H. Luijdjens

Il principe Guglielmo III di Orange, statolder (stadhonder) d'Olanda e poi re d'Inghilterra, nella sua politica anti-francese cercava di ottenere punti d'appoggio nei Paesi Bassi meridionali e concepiva così l'idea di una barriera a protezione dell'Olanda. Egli morì l'anno stesso (1702) in cui scoppiava la grande guerra da lui preveduta, la cosiddetta guerra della Successione spagnola tra Inghilterra, Repubblica delle Sette Provincie, ecc., da una parte, e i Borboni di Francia-Spagna dall'altra (v. successione, guerre di). La guerra volse contraria a Luigi XIV il quale, dopo la sconfitta di Malplaquet (1709), aprì trattative con gli alleati. Cominciarono allora le discussioni per creare questa barriera. L'Inghilterra dapprima fu contraria, temendone un rafforzamento eccessivo dell'influenza olandese, ma finalmente si venne a una conclusione, pur senza tener conto degl'interessi austriaci. I Paesi Bassi meridionali furono assegnati a Leopoldo, fratello dell'imperatore Giuseppe I; ma questi dichiarò che al pretendente conveniva piuttosto rinunziare ai Paesi Bassi spagnoli che non accettarli con un gravame siffatto. Le trattative con la Francia poi non riuscirono e la guerra continuò. Soltanto quattro anni dopo, l'11 aprile 1713, fu firmata la pace di Utrecht; ma la morte dell'imperatore aveva assai rafforzato la posizione di Luigi XIV e relativamente indebolito quella dell'Austria. Due anni più tardi, il trattato della Barriera fu concluso ad Anversa (15 novembre 1715). Tuttavia, esso non attuò se non un'assai piccola parte di quello che era il pensiero di Guglielmo o dei diplomatici olandesi del 1709. Le principali condizioni furono: 1. la repubblica terrà una guarnigione nelle città di Namur, Tournai, Meenen, Veurne, Warneton, Ypres e De Knocke; 2. in caso di guerra, l'Olanda potrà mandare truppe in tutte le provincie meridionali; 3. l'imperatore, a cui sono passati i Paesi Bassi spagnoli, pagherà 500.000 fiorini annualmente per il mantenimento di quelle truppe di guarnigione, che servono a proteggere anche le sue frontiere contro i Francesi. Altri articoli attribuivano all'Olanda il diritto di stabilire i dazî nelle provincie meridionali, di modo che ogni pericolo di concorrenza commerciale di Anversa a danno di Amsterdam rimaneva escluso. Il trattato non apportò all'Olanda quei vantaggi che essa se ne aspettava. La Francia, impoverita e indebolita dalle guerre di Luigi XIV, non poteva più proporsi una politica di espansione verso il nord; e se al tempo di Guglielmo III una barriera simile sarebbe stata opportuna, nel 1715 era anacronistica. Legando poi la repubblica all'Inghilterra, la quale era garante del trattato, si veniva a diminuire la potenza dell'Olanda che dalla conclusione del trattato in poi va declinando.

Bibl.: R. Dollot, Les origines de la neutralité de la Belgique et le Système de la Barrière, Parigi 1902.

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