TRITONO

Enciclopedia Italiana (1937)

TRITONO

Giulio Cesare Paribeni

. Denominazione speciale dell'intervallo di quarta eccedente, formato da tre toni interi: fa (-sol-la) -si ♯.

Nella sua costituzione armonica (a suoni sovrapposti) è l'intervallo più ricco di forze risolventi; in successione melodica è aspro, incisivo, di intonazione poco agevole per la voce. Queste caratteristiche alienarono al trìtono le simpatie dell'antica musica cristiana, che lo considerò contrario alla scorrevolezza dolce e solenne del suo canto. E però nel Medioevo fu denominato diabolus in musica e accuratamente evitato. La teoria guidoniana della mutazione era fondata appunto sulla necessità di evitare le successioni melodiche soggette al diabolico salto.

Un tale orrore per il tritono era affatto estraneo all'antica musica greca, il cui modo mixolidio conteneva il rapporto melodico di un tale intervallo, così come lo contiene, con naturalezza, tanta parte della musica popolare, che ha in uso inconscio il tono lidio (cristiano) ma senza l'addolcimento del si.

In tempi recenti il tritono melodico, in senso discendente, è servito a denotare un sentimento o un carattere tenebroso e minaccioso:

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