Tromba

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)

tromba


trómba [voce di origine onomatopeica] [ACS] Organo di accoppiamento tra un generatore acustico e l'aria circostante, nato nell'arte musicale e che in questo ambito ha dato luogo a vari strumenti, e ora usato anche per altoparlanti e per realizzare diffusori sonori direzionali (ebbe applicazioni di questo tipo anche nel passato, per es. nei fonografi meccanici per rinforzare i suoni generati dal diaframma posto in vibrazione dalla puntina sul disco). ◆ [GFS] T. d'aria: nella meteorologia, movimento turbinoso dell'aria sulla terraferma o sul mare (in questo caso t. marina), ad asse verticale e di ampiezza da poche decine di metri in basso a qualche centinaio di metri in alto (l'altezza è assai variabile), che si sposta mantenendosi verticale; il moto vorticoso (prevalentemente antiorario nell'emisfero boreale) determina un'intensa azione aspirante verso l'alto, che risucchia polvere, sabbia e materiali minuti dal terreno e acqua dal mare, scaricandoli poi a distanza; le t. d'aria (partic. ampie e lunghe sono quelle marine) sono causate da uno strato di grande sovrariscaldamento del suolo o del mare, con la formazione di una colonna in rapida salita, cui la rotazione terrestre impartisce una componente rotatoria, e si estinguono al venire meno del detto strato anomalo. ◆ [ELT] T. elettromagnetica: nella radiotecnica, per analogia di forma e di funzioni con l'omonimo organo acustico, radiatore direttivo di microonde, costituito da una terminazione di guida d'onda, a sezione crescente, usato sia direttamente come antenna direttiva, sia come illuminatore di antenne a riflettore (paraboloidico o di altro tipo); in quest'ultimo caso si parla, a preferenza, di trombino elettromagnetico (v. antenna: I 169 c).

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