TULLO Ostilio

Enciclopedia Italiana (1937)

TULLO Ostilio (Tullus Hostilius)

Plinio Fraccaro

Il terzo re di Roma, che, dopo la parentesi pacifica del regno di Numa, riprese la tradizione guerriera di Romolo. Sorte delle divergenze fra Romani e Albani per reciproci danni, gli Albani col re Cluilio invasero il territorio romano sino alle Fosse dette appunto Cluilie. 'Quivi Cluilio morì e gli succedette il dittatore Mezio Fufezio, il quale, per evitare ai due popoli consanguinei una strage che sarebbe andata a tutto vantaggio degli Etruschi, offrì a Tullo di decidere la lotta con un duello fra tre guerrieri albani e tre romani. Tullo accettò e la tenzone diede la vittoria e la supremazia ai Romani (v. orazî e curiazî). - Il superstite dei tre campioni romani, i tre Orazî, uccise la sorella che piangeva la morte del fidanzato, uno dei tre Curiazî albani, e sarebbe dovuto essere perciò condannato a morte; ma, auctore Tullo, appellò al popolo e si ebbe il primo esempio di provocatio. Ma gli Albani, chiamati da Tullo in aiuto contro gli Etruschi, tennero nella battaglia un contegno equivoco. Tullo fece allora dilaniare Mezio legato a due cocchi spinti in senso opposto, ordinò la distruzione di Alba e il trasferimento della popolazione sul Celio. Le famiglie nobili albane furono accolte nel patriziato e per l'accresciuto senato il re edificò la curia Hostilia. Seguì una guerra con i Sabini, vinti alla silva Malitiosa; una con i Latini, sui quali Tullo pretendeva di aver ereditato da Alba la supremazia, e una con gli Etruschi. Ma i culti venivano trascurati per la guerra e gli dei espressero il loro malcontento con prodigi e con una pestilenza, che incolse il re stesso. Egli si volse allora tutto alla religione, ma mentre, seguendo i commentarî di Numa, voleva celebrare un sacrificio recondito a Giove Elicio, sbagliò il rito e fu perciò da Giove fulminato, dopo 32 anni di regno (673-642 a. C.). Altri lo facevano uccidere da Anco Marzio. Il re Tullo Ostilio è, con ogni probabilità, una figura storica. Il suo prenome è arcaico, il gentilizio era portato in età storica da una gente plebea. La curia Hostilia deve essere stata chiamata dal nome del costruttore, e questi non poté essere che un re, poiché un Hostilius non ricorre nei fasti dei consoli più antichi. Anche la conquista di Alba è anteriore alla repubblica, ed è probabile che la tradizione abbia conservato il nome del re che l'aveva compiuta. La leggenda e la speculazione arricchirono poi di particolari il regno di Tullo, al quale si attribuiva l'istituzione del diritto feciale, della questura, di un nuovo collegio di Salî e di varî culti e riti.

Bibl.: A. Schwegler, Römische geschichte, I, 2a ed., Tubinga 1867, p. 568; G. De sanctis, Storia dei Romani, I, Torino 1907, pp. 359, 364; E. Pais, Storia di Roma, 3a ed., II, Roma 1926, pp. 19, 81.

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