UBERTINO da Casale

Enciclopedia Italiana (1937)

UBERTINO da Casale

Livario OLIGER

Scrittore, mistico e instancabile campione della rigida povertà francescana (Dante, Paradiso, XII, 124-26), nato verso il 1259 a Casale Monferrato dalla famiglia Ilia, morto in tempo e luogo ignoti, dopo il 1329. Entrato nell'ordine francescano verso il 1273, studiò a Parigi; rientrato poi in Italia, insegnò a Firenze, dove subì l'influenza di Pietro di Giovanni Olivi. Fece poi la conoscenza della beata Angela da Foligno e del beato Giovanni da Parma, e per mezzo loro aderì alle idee degli Spirituali francescani, idee che predicò e che incorporò nell'opera sua principale, scritta nel 1305, Arbor vitae crucifixae Jesu (Venezia 1485). Fu per qualche tempo cappellano del cardinale Napoleone Orsini, legato apostolico in Toscana. Negli anni 1310-12 si trova alla corte del papa, per difendere gli Spirituali e la memoria dell'Olivi. Sorte nuove difficoltà entro l'ordine, Giovanni XXII, nel 1317, lo trasferì all'ordine benedettino, assegnandolo all'abbazia di Gembloux (Belgio). Ciò nonostante, nel 1321, alla corte di Avignone, interviene con un suo parere nella questione della povertà di Cristo, e nel 1325 il papa lo chiama "vagabondo pel mondo". Riappare poi, secondo il cronista Mussato, sulla scena nel 1328 assieme a Ludovico il Bavaro a Roma, e nell'anno seguente pare che abbia predicato a Como contro Giovanni XXII. Dopo di ciò se ne perde ogni traccia. Ubertino era senza dubbio dotato di gran talento e di viva intelligenza, ma fu di carattere squilibrato. I suoi scritti mistici e polemici sono pieni di ardore e di passione, e molto interessanti per la conoscenza delle idee del tempo.

Bibl.: A. Martini, U. da C. alla Verna, in La Verna, Arezzo 1913, pp. 193-264; J. Ch. Huck, Ubertin v. C., Friburgo in B. 1903; E. Knoth, U. von C., Marburgo 1903; F. Callaey, L'idéalisme franciscain spirituel au XIVe siècle. Étude sur Ubertin de C,. Lovanio 1911; id., L'influence et la diffusion de l'Arbor Vitae d'Ubertin de Casale, in Rev. d'hist. eccl., XVII, 1921, pp. 533-546; D. L. Douie, The nature and the effect of the heresy of the Fraticelli, Manchester 1932, pp. 120-52; F. Casolini, U. da C. e l'Arbor Vitae crucifixae Iesu, in Annuario del R. Istituto Tecnico "Carlo Cattaneo", Milano 1930, pp. 65-90; G. Cantini, Dopo aver letto l'Arbor Vitae crucifixae d'U. da C., Reggio nell'Emilia 1935. V. anche le introduzioni ai varî scritti polemici del periodo 1310-12 pubblicati da F. Ehrle in Archiv für Litteratur und Kirchengesch., II-III, Berlino 1886-87; di A. Heysse, in Archivum Franc. Histor., X (1917), pp. 103-174, e A. Chiappini, ibid., VII (1914), pp. 656-75; VIII (1915), pp. 56-80.

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