Spirito, Ugo

Dizionario di filosofia (2009)

Spirito, Ugo


Filosofo italiano (Arezzo 1896 - Roma 1979). Prof. ordinario dal 1933 al ’71 nelle univv. di Pisa, Messina, Genova e poi di Roma; fu redattore (dal 1925) dell’Enciclopedia Italiana, coordinatore delle sezioni di filosofia, economia, diritto, storia del cristianesimo, materie ecclesiastiche e autore di significativi contributi; redattore (1920) e poi (1947) direttore del Giornale critico della filosofia italiana; fondatore e direttore (1927-35), con Arnaldo Volpicelli, dei Nuovi studi di diritto, economia e politica. Fu inoltre presidente della Fondazione Giovanni Gentile per gli studi filosofici (presso l’univ. La Sapienza di Roma), che cura tuttora l’edizione delle opere complete e dei carteggi di Gentile. A lui è intestata la Fondazione, costituita a Roma nel 1981, che conserva il suo archivio e la sua biblioteca. Allievo di Enrico Ferri e Maffeo Pantaleoni, laureatosi in giurisprudenza (1818) e inizialmente su posizioni positivistiche, S. si è occupato in una prima fase soprattutto di problemi giuridici (Storia del diritto penale italiano, 1925, 3a ed. 1974; Il nuovo diritto penale, 1929), quindi di economia politica e dagli anni Trenta di economia corporativa (Critica dell’economia liberale, 1930; I fondamenti dell’economia corporativa, 1932; Capitalismo e corporativismo, 1933; Dall’economia liberale al corporativismo, 1939). Conseguita (1820) la laurea in filosofia, si è dedicato sempre più alla ricerca teoretica, dapprima come seguace dell’attualismo di Gentile, di cui era stato allievo all’univ. di Roma (L’idealismo italiano e i suoi critici, 1930, 3a ed. 1974), poi come critico di esso, pervenendo alla formulazione del «problematicismo», il quale pone un’antinomia tra ricerca e soluzione (La vita come ricerca, 1937), tra esteticità e filosofia (La vita come amore, 1953). Nell’ultima fase del suo pensiero, caratterizzata da una più radicale negatività, il suo «nuovo problematicismo» non solo nega la possibilità dell’autocoscienza, ma, teorizzando la scienza come sapere ipotetico in cui si risolverebbe ogni altro sapere, compresa la filosofia, «non esclude più nulla, neppure l’eventuale negazione della scienza e della filosofia» (Dal mito alla scienza, 1966; Storia della mia ricerca, 1971). Tra le altre principali opere si segnalano: Il pragmatismo nella filosofia contemporanea (1921); Scienza e filosofia (1933); Machiavelli e Guicciardini (1944); Il problematicismo (1948); La filosofia del comunismo (1948); Significato del nostro tempo (1955); Inizio di una nuova epoca (1961); Critica della democrazia (1963); Nuovo umanesimo (1964); Critica dell’estetica (1964); La riforma della scuola (1966); Ideale del dialogo o ideale della scienza? (1966, in collab. con G. Calogero); G. Gentile (1969); Il corporativismo (1970); L’avvenire dei giovani (1971); Tramonto o eclissi dei valori tradizionali? (1971, in collab. con A. del Noce); Due false scienze (1972); Il comunismo (1975); Cattolicesimo e comunismo (1975); Dall’attualismo al problematicismo (1976).

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