Maier, Ulrike

Enciclopedia dello Sport (2005)

Maier, Ulrike


AustriaRauris, 22 ottobre 1967 - Garmisch-Partenkirchen, 29 gennaio 1994Specialità: sci alpino, slalom speciale, slalom gigante, supergigante, combinata

La carriera e la vita di Ulrike Maier, una delle più forti specialiste delle curve veloci (gigante e super G) tra gli anni Ottanta e Novanta, si sono interrotte tragicamente il 29 gennaio 1994 sulla pista di discesa libera di Garmisch-Partenkirchen. Ulrike era un'atleta che accettava la sfida della polivalenza, gareggiava volentieri anche in discesa e in slalom, pur con risultati inferiori. Mentre viaggiava a una velocità superiore ai 100 km/h, su un tratto rettilineo di scorrimento ormai in vista del traguardo, la campionessa austriaca ha perso il controllo degli sci, andando a sbattere contro un paletto a bordo pista e morendo quasi subito. La tragedia ha sollevato una volta di più il problema della sicurezza sulle piste di discesa. A conclusione di quella stagione (1993-94) avrebbe lasciato l'agonismo per sposarsi con il suo compagno, Hubert Schweighofer, con il quale aveva una figlia.

Ulrike Maier, dopo un paio di stagioni di ambientamento in Coppa del mondo e un sesto posto in gigante alle Olimpiadi di Calgary (1988), era esplosa nell'inverno 1988-89. In Coppa del mondo era salita sul podio in tre diverse specialità (slalom speciale, gigante e super G) con una continuità che non lasciava più dubbi sulla sua classe. Ai Mondiali di Vail-Beaver Creek aveva vinto un po' a sorpresa la medaglia d'oro in super G. Poi la nascita della figlia Melanie le aveva fatto saltare tutta la stagione 1989-90, ma in quella successiva era tornata in pista più forte di prima, puntualissima all'appuntamento con le medaglie. Ai Mondiali di Saalbach del 1991 ha vinto la medaglia d'oro in super G e quella d'argento in gigante. Il suo consueto assalto al podio non ha avuto però successo alle Olimpiadi di Albertville (1992), dove si è classificata quarta in gigante e quinta in super G. Ma il rendimento nelle sue specialità preferite era in crescendo, e infatti nella stagione successiva sono arrivate anche le prime vittorie in Coppa del mondo, 2 in super G (Vail-Beaver Creek e Cortina) e una in gigante (Park City). L'ultimo inverno della sua carriera e della sua vita si era aperto all'insegna del successo: Ulrike, in grande forma, aveva vinto il gigante di Santa Caterina Valfurva il 27 novembre e il gigante di Maribor il 21 gennaio.  *

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