ULSTER

Enciclopedia Italiana (1937)

ULSTER (A. T., 49-50)

Evan Gwyn THONIAS
Nicola TURCHI

Una delle quattro provincie storiche dell'Irlanda. Ha una superficie di 3173 kmq., occupa la parte settentrionale dell'isola e consiste in 9 contee: Londonderry (Derry), Antrim, Tyrone, Armagh, Down, Fermanagh, Cavan, Monaghan e Donegal. Dal 1921 le ultime tre contee sono passate allo Stato Libero d'Irlanda; le rimanenti formano l'Irlanda del Nord che, con governo autonomo, fa parte del Regno Unito. L'estensione della provincia ha variato nelle diverse epoche storiche secondo il potere dei suoi governanti, talora signori di tutta l'Irlanda.

Il corrugamento caledoniano è visibile nelle catene del NO. (Donegal), che sono connesse con gli scistosi Monti Grampiani. La loro natura cristallina ha prodotto profili affilati, specialmente nelle masse quarzitiche di Errigal (750 m.) e Aghla (600 m.). Questa regione fu, nel Pleistocene, un centro di glaciazione, e la successiva sommersione ha lasciato solo poche bassure costiere, profonde valli glaciali e montagne ripide. Le catene s'innalzano bruscamente dalla Baia di Donegal, a S., e bruscamente terminano a NE. nella Penisola di Inishowen. Il sistema idrografico, basato sulle antiche linee strutturali, fu modificato nelle epoche glaciale e postglaciale con l'aggiunta di numerosi laghi di montagna. Verso E., al di là della larga valle del Foyle, la struttura caledoniana e le rocce metamorfiche sono di nuovo visibili nei Monti Sperrin, a S. dei quali si trova lo Slieve Gallion, parte di un consunto altipiano di materiale igneo e metamorfico. A NE. si trova il basaltico Altipiano di Antrim, formato nell'epoca terziaria da una corrente di lava che coprì le rocce del tardo Mesozoico e preservò in tal modo da susseguente denudazione gli unici strati postcarbonici che rimangono in Irlanda. L'asportazione del basalto e del calcare sottostante rivelerebbe probabilmente una continuazione della fossa scozzese tra le alture di Sperrin e di Mourne; i depositi di carbone del Tyrone orientale sono probabilmente connessi con quelli di Ayr e Lanark. Una parte dell'Altipiano di Antrim si è sprofondata formando il bacino del Lough Neagh (396 kmq.) e la valle del fiume Lower Bann; la maggior parte dell'altipiano s'innalza gradatamente verso E. fino alle rupi della costa dell'Antrim.

A S., al di là della valle di Lagan, giace un territorio poco elevato, ondulato, di rocce siluriche, il quale è una continuazione degli uplands meridionali scozzesi, e si spinge verso O. nel Leinster nord-occidentale. Esso è formato da un nucleo di granito, messo a nudo nei Monti Mourne che in pendii dolci, regolari, interrotti da qualche giogaia, s'innalzano verso sommità foggiate a cupola, tra le quali la principale è lo Slieve Donard (830 m.). Nell'Ulster sud-occidentale (contea di Fermanagh) le arenarie del Carbonico superiore s'innalzano in terrazze fino a un altipiano intagliato, culminando nel Cuileagh (665 m.).

Durante il Pleistocene, l'Ulster fu un importante centro di glaciazione e la sua parte orientale subì gli effetti anche della corrente di ghiaccio scozzese che si moveva verso S.; dappertutto si trovano quindi depositi di materiali trasportati dal ghiaccio specialmente drumlis di argilla glaciale che, in una larga fascia, si estendono da E. a O. su gran parte del territorio di altitudine inferiore a 150 m. Si trovano subglaciali, specialmente nel Tyrone.

Il maggiore sistema idrografico dell'Ulster è quello del Bann, che ha le sorgenti nei Monti Mourne e scorre verso N. attraversando il Lough Neagh. La parte sudoccidentale dell'Ulster è emunta dal sistema dell'Erne che consiste in gran parte di laghi disseminati d'isole (Lough Erne Superiore e Lough Erne Inferiore). Un vasto sistema senza laghi, che raccoglie le acque dell'Ulster nord-centrale, diviene, negli ultimi 30 km. del suo corso, il largo fiume Foyle che risente le maree e sbocca in mare con un estuario, il Lough Foyle. A oriente, il breve fiume Lagan, scorre dalla contea di Down verso NO. e poi verso NE. fino al suo estuario, il Belfast Lough. Lo scolo sotterraneo nelle arenarie del confine tra le contee di Fermanagh e Cavan dà origine al fiume Shannon che quasi subito entra nel Connaught.

Le coste dell'Ulster, di aspetto vario, sono famose per bellezza e interesse. Il Donegal presenta numerose insenature simili a fiordi: la più notevole, il Lough Swilly, si addentra nella terra per 40 chilometri. A E. della larga penisola di Inishowen, le spiagge basse e sabbiose del Lough Foyle si continuano verso E. al di là dell'estuario del Bann, finché ad esse succedono rupi di basalto colonnare che si estendono verso il mare in forma di scogli e isolotti (Giant's Causeway).

Sulle coste dell'Antrim si trovano rupi di basalto nero che sovrastano strati di argille azzurre del Lias, sabbie rosse e marne, e creta bianca. Alla loro base, su una spiaggia soprelevata, corre una strada costiera. Le rupi sono interrotte da profondi glens, prodotti da fiumi scorrenti dall'altipiano verso il Canale del Nord.

A S. si trova l'imbutiforme Belfast Lough, il poco profondo Strangford Lough, racchiuso dalla bassa Penisola di Ards, e infine il Carlingford Lough.

Nelle regioni basse dell'Ulster il suolo è composto di materiali d'origine varia, trasportati e depositati dall'azione glaciale. A questa mescolanza di materiali si deve la ricchezza del terreno nelle valli del Lagan e del Bann. Nelle regioni elevate il suolo, derivato più direttamente dalle rocce sottostanti, è più povero e spesso coperto di torbiere.

La temperatura è nell'Ulster generalmente più bassa che nell'Irlanda meridionale. Le precipitazioni, distribuite su circa 225 giorni dell'anno, superano dappertutto i 750 mm. annui e, nelle regioni più elevate, i 1000 mm. La maggior parte delle piogge cade nell'inverno, specialmente in ottobre e novembre; l'aprile è il mese più asciutto, sebbene il giugno sia quello che ha il minor numero di giorni piovosi.

Condizioni economiche. - Nelle regioni di altitudine inferiore a 130 m., specialmente nell'E., la superficie coltivata è in proporzione relativamente alta, e le limitate bassure del Donegal sono tra le regioni più intensamente coltivate dell'Irlanda. Prodotti principali sono avena e patate. La coltivazione del lino è scesa da 54.700 ha. durante la guerra mondiale (1914-18) a meno di 4000 ha. L'orzo è importante nella regione orientale, specialmente nella contea di Down. Più del 40% del terreno agricolo è a pascoli permanenti e un altro 15% a colture foraggere. Il ramo principale dell'industria agricola è l'allevamento. Si esporta in Inghilterra grasso bestiame bovino e vi è anche un'importante industria di latticinî, con esportazione di burro; inoltre si esportano lardo, uova e pollame. Dal 1900 i perfezionamenti nell'allevamento del bestiame e la cooperazione, mediante latterie, società di credito e altre organizzazioni volontarie, ha migliorato le condizioni degli agricoltori. Anche dopo il 1921 i prodotti delle contee di Cavan Monaghan e Donegal erano in massima parte avviati verso i mercati dell'Irlanda del Nord; ma dal 1932 le accresciute restrizioni tariffarie hanno costretto i produttori di tali contee ad associarsi più strettamente alla vita commerciale dello Stato Libero.

La pesca estiva delle aringhe da Ardglass a Kilkeel (contea di Down) è tuttora importante.

Scarsa importanza hanno le industrie estrattive: quella del carbone si è sviluppata recentemente a Coalisland (Tyrone), ma le risorse sono limitate e la produzione è bassa. L'estrazione dell'ematite nell'Antrim è quasi trascurabile. Da Larne viene inviata una certa quantità di bauxite e di allumina a Foyers (Scozia) per essere fusa; ma l'uso dei minerali metallici importati dall'estero è in aumento.

Manifattura principale è quella della tela di lino, con lino locale e importato. Per l'introduzione dei telai meccanici (1828) e il perfezionamento dei metodi di tintura e candeggio e, insieme, per le risorse idriche della regione e le condizioni locali che hanno favorito la possibilità, per gli stabilimenti, di ottenere contratti a lunga scadenza, si è determinata la concentrazione dell'industria entro un raggio di 50 km. da Belfast. Tale industria occupa più di 70.000 persone ed è caratterizzata da specializzazioni nei varî distretti: per esempio, manifattura della tela di lino nella valle del Lagan e a S. del Lough Neagh; di camicie, colletti e altri capi di biancheria confezionati a Londonderry e a Belfast. La fabbricazione di articoli di lana, specialmente tweed, coperte e tappeti, è diffusa, ma non ha importanza commerciale. A Belfast si fabbricano cordami. La rinomata industria delle costruzioni navali a Belfast ebbe inizio nel sec. XVII, ma il suo grande sviluppo data dal 1862 con la fondazione della ditta Harland e Wolff. L'industria è stata recentemente colpita dalla depressione economica, ma Belfast è ancora uno dei maggiori centri del mondo per le costruzioni navali. Cantieri navali minori esistono anche a Londonderry e a Lame (Antrim). In dipendenza della fabbricazione della tela di lino e delle costruzioni navali, ha importanza a Belfast l'industria meccanica; carbone e acciaio sono importati dall'Ayrshire e da Barrowin-Furnes. L'Ulster possiede infine fabbriche di birra e distillerie, fabbriche di vasellame e di conserve alimentari.

La popolazione risultò di 1.581.696 ab. nel 1911 e di 1.556.662 nel 1926. Di essa vivevano nei due County Boroughs di Belfast e di Londonderry rispettivamente, nel 1911 e nel 1926, 427.727 e 460.310 ab. La decrescenza dell'1,6% tra i due censimenti e l'urbanizzazione della popolazione rurale, quali risultano da questi dati, sono la continuazione di tendenze attive da quasi un secolo. Nell'Ulster, come nell'Irlanda meridionale, l'emigrazione dalle campagne è stata forte. Nell'Ulster le popolazioni rurali vivono, per la maggior parte, in dimore isolate sparse. Il massimo numero di proprietà agricole ha un'estensione tra 6 e 12 ha.; meno del 15% superano i 20 ha. Il passaggio della proprietà dei terreni agricoli ai contadini è quasi completo. Le città principali dell'Ulster sono: Belfast (415.000 abitanti), capoluogo dell'Irlanda del Nord, Londonderry (45.000 ab.), Lurgan (12.600), Lisburn (12.400), Newry (12.200), Ballymena (11.300), Newtownards (10.100), Coleraine (8100), Larne (8100) e Armagh (7400).

Storia. - Le vicende storiche hanno portato l'Ulster a divenire, dalla più irlandese che era, la provincia meno irlandese delle quattro in cui l'isola è divisa. Risalendo infatti alla leggenda eroica, all'Ulster appartengono Cuchulain e Deirdre; dall'Ulster sono partiti verso la Scozia i Dal Riada fondatori di stati e il missionario san Columkille; nell'Ulster gli Anglo-Normanni hanno trovato la più fiera resistenza; ivi hanno fieramente combattuto gli ultimi O'Neill per l'indipendenza del paese contro l'Inghilterra.

La storia dell'Ulster è fino al principio del sec. XVII la storia della resistenza antinglese. Prima dello sbarco di Enrico II nell'isola, la sua storia non ha nessun interesse generale, esaurendosi tutta in contese tra piccoli regoli a capo della propria tribù. Ma, sbarcati gl'Inglesi nel 1171, il re assegnò l'Ulster a Giovanni de Courcy qualora lo avesse saputo conquistare, ciò che egli riuscì a fare nonostante parziali sconfitte, ottenendo nel 1186 il titolo di lord deputato d'Irlanda, ma andando a finire la vita nella torre di Londra, per sospetto di volersi fare re dell'isola.

I tre secoli che seguirono non arrecarono nell'Ulster, come del resto nelle altre regioni d'Irlanda, mutamenti essenziali: anzi, qui, intorno alla stirpe reale degli O'Neill si mantenne il vecchio spirito irlandese basato sul regime tribale. E quando i Tudor, saliti al trono inglese, misero nel loro programma l'anglicizzazione dell'isola, dall'Ulster partì la scintilla della ribellione con Shan O'Neill e soprattutto con suo nipote Ugo, conte di Tyrone, che per 15 anni tenne in scacco gl'Inglesi rimanendo però sconfitto per colpa dell'ammiraglio spagnolo alleato, nella battaglia di Kinsale (1601). Questa pagina di valore sfortunato segna l'inizio dell'anglicizzazione dell'Ulster perché le sue sei contee furono attribuite alla corona inglese, che le fece lavorare da coloni inglesi e scozzesi. La dura amministrazione del conte di Strafford provocò una nuova ribellione che fu capitanata dall'ulsteriano Roe O'Neill, durò 7 anni (1642-1649) e finì soffocata dalla spada di Cromwell.

Da questo momento il processo di anglicizzazione s'intensifica e se ne riceve un grande vantaggio l'economia agricola per la coltivazione che si sostituisce alla pastorizia, e l'industria per la lavorazione del lino che si sostituisce a quella della lana, sradicata dal paese, ne ricevono però grande nocumento la compagine etnica a motivo della colonizzazione scozzese e inglese e l'unità religiosa perché i nuovi coloni erano presbiteriani fanatici. Sotto questo punto di vista la "piantagione" più dannosa fu quella dei presbiteriani scozzesi ("orangisti") organizzata da Guglielmo d'Orange dopo la vittoria su Giacomo II Stuart che cercava in Irlanda appoggi per ricuperare il trono inglese.

Una nuova sollevazione, eco della rivoluzione francese, scosse l'Ulster nel 1798 ad opera degli "Irlandesi Uniti" guidati da Wolfe Tone. Fu stroncata lo stesso anno, ma l'impronta politicamente cattolica che essa ebbe suscitò negli orangisti opposte manifestazioni di lealismo politico. Le quali seguitarono per tutto il sec. XIX nonostante le belle battaglie pro Irlanda combattute da O'Connell e da Parnell che non trovarono eco nell'Ulster, e culminarono nel 1912 nell'opposizione recisa che l'Ulster fece al Home Rule, e si conchiusero con il suo distacco politico-amministrativo dall'Irlanda e la sua unione con l'Inghilterra (1920) quando si creò lo stato irlandese.

I conti dell'Ulster. - La contea di Ulster fu la prima creata dagl'Inglesi a sistema feudale e per oltre un secolo fu anche la sola. Il primo ad avere il titolo di conte di Ulster non fu Giovanni de Courcy che lo conquistò, ma Ugo de Lacy, di nobile famiglia normanna, che si trovava al seguito di Enrico II quando sbarcò nell'isola (1171) ed ebbe l'incarico di governare come viceré la porzione conquistata del paese. In seguito, trovatosi a contendere con re Giovanni, Ugo si rifugiò prima in Scozia e poi in Francia, donde tornò in Irlanda nel 1226 vivendo da allora in pace con la corona inglese. Morì senza discendenza.

Secondo conte di Ulster fu Walter de Bourgh creato da Enrico III e presso questa famiglia il titolo comitale rimase fino al 1333 quando passò a Lionel Plantageneto figlio di Edoardo III marito dell'ultima de Bourgh. A Lionel succedette il genero Edmondo Mortimer. Il terzo Mortimer morì celibe nel 1425 lasciando il titolo in eredità a suo nipote Riccardo Plantageneto, duca di York, il cui figlio salì al trono nel 1461 con il nome di Edoardo IV. Il titolo rimase così in appannaggio ai membri della famiglia reale, anche sotto gli Stuart e i Hannover e fu sempre associato ai titoli di York e di Albany. L'ultimo a portarlo, associato con quello di duca di Edimburgo. fu Alfredo, secondo figlio della regina Vittoria, morto nel 1900.

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