BOSCO, Umberto

Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)

BOSCO, Umberto

Giorgio Petrocchi

(App. III, I, p. 225)

Critico e filologo italiano, morto a Roma il 25 marzo 1987. Nell'Istituto della Enciclopedia Italiana, ove era entrato nel 1926, aveva inoltre organizzato e diretto il Lessico Universale Italiano e la IV Appendice alla Enciclopedia Italiana, e aveva dato già le linee direttive della presente V Appendice e della Storia del XX secolo; suo impegno e amore particolare è stata la Enciclopedia Dantesca, che aveva progettato già dagli anni della guerra, e poi perfezionato e diretto dal 1965. Laureato honoris causa dall'università di Cambridge, è stato socio nazionale dell'Accademia dei Lincei dal 1971.

Sempre intensa, equilibrata e informata è stata dagli anni Sessanta in poi la sua attività scientifica. In occasione del suo collocamento fuori ruolo (1970) gli allievi ne hanno raccolto i Saggi sul Rinascimento italiano, molto acuti e nitidi, che vanno da Boccaccio a Michelangelo, da Tasso a Galilei. Fedele alla sua terra d'origine, ha pubblicato le bellissime Pagine calabresi (1975), né ha mai dimenticato i suoi prediletti studi leopardiani: l'ultimo suo scritto è infatti la postfazione all'edizione dei Pensieri di Leopardi (1987). Presidente del Centro nazionale di studi su L. Pirandello, ha offerto vari contributi sullo scrittore siciliano, culminanti nel nervoso profilo nel 10 vol. di Letteratura italiana contemporanea (1979). L'argomento maggiore delle sue ricerche è restato Dante. Dopo aver pubblicato tutti i suoi saggi anteriori al Centenario del 1965 (in occasione del quale ha avuto la medaglia d'oro del Comitato nazionale dantesco), raccogliendoli nell'ampio e articolato volume Dante vicino (1966; in esso appaiono fondamentali, tra l'altro, il saggio d'apertura, Tendenza al concreto e allegorismo nell'espressione poetica medievale, le finissime pagine "Né dolcezza di figlio", e varie e importanti lecturae), ha proseguito la sua indagine su vari aspetti dell'opera dantesca, poi raccolti nelle postume Altre pagine dantesche (1987), e nell'opera assidua di direzione della Enciclopedia Dantesca. Linee costanti della sua dantologia sono state la ricerca dell'umanità e dei sovrasensi della Commedia, isolando un tema che serpeggia in tutto il poema e determina stati di altissima poesia: il conflitto tra il dovere verso le proprie convinzioni etico-politiche e gli affetti verso i propri cari, e quindi il tema della lotta contro la viltà in nome della nobiltà, dignità e magnanimità dello spirito. Nutrito di queste ferme convinzioni ma sempre capace di penetrare il tessuto della poesia dantesca in ogni suo aspetto e momento, ha scritto le introduzioni a tutti i canti della Commedia nel commento lemonnieriano Bosco-Reggio (1979), sciogliendo le istanze del suo impegno esegetico e storico in pagine mosse da sensibilissimo gusto e da cordiale garbo di discorso critico, illuminate da sapiente esperienza e pur sempre schiette e fresche, poiché scaturivano da un contatto immediato col mondo di Dante e da un paziente lavorio di mediazione culturale soprattutto in ordine al pensiero del Medioevo e alle componenti pre-umanistiche della cultura dell'Alighieri.

Bibl.: Per gli scritti anteriori al 1970, si veda la Bibliografia a corredo del citato volume Saggi sul Rinascimento italiano, Firenze 1970. Sulla sua opera di studioso: G. Petrocchi, in La Fiera letteraria, 19 maggio 1966; F. Forti, in Giorn. stor. d. lett. ital., 83 (1966), pp. 259-63; A. Ciotti, in Convivium, 36 (1968), pp. 448-53; P. Mazzamuto, U. Bosco, in I critici, Milano 1969, v, pp. 3569-676; G. Petrocchi, in Giorn. stor. d. lett. ital., 164 (1987), pp. 316-20; S. Pasquazi, in Cultura e scuola, 106 (1987), pp. 7-10; A. Bufano, in Italianistica, 16 (1987), pp. 187-90.

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