UNESCO

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)

UNESCO

Angelo TAMBORRA

. Con tale sigla viene denominata l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (ingl. United Nations Educational Scientific and Cultural Organisation), che continua su un piano più esteso l'opera dell'Istituto internazionale per la cooperazione intellettuale della Società delle Nazioni. Fondata a Londra il 16 novembre 1945, essa dal 1946 ha sede a Parigi e si pone lo scopo di "contribuire al mantenimento della pace e della sicurezza stringendo, attraverso l'educazione, la scienza e la cultura, la collaborazione fra le nazioni, con lo scopo di assicurare il rispetto universale della legge, dei diritti dell'uomo, delle libertà fondamentali per tutti, senza distinzione di razza, sesso, lingua o religione".

Organizzata in una confidenza generale che si riunisce una volta l'anno in un paese diverso (6 novembre-4 dicembre 1947 a Città di Messico; 17 novembre -12 dicembre 1948 a Beirut; nel 1950 è prevista la riunione a Firenze), in un consiglio esecutivo che si riunisce quattro volte all'anno, ed in un segretariato forte di oltre 500 funzionarî, primo obiettivo dell'Unesco è stato quello di compiere indagini circa i bisogni culturali dei paesi devastati dalla guerra per elevarne il livello educativo e culturale; a questo scopo sono state svolte indagini in varî paesi dell'Europa e dell'Asia. Sul piano della "diffusione del pensiero", l'Unesco agevola lo scambio di studiosi e scienziati fra i varî paesi con un sistema di borse di studio, mentre si intendono rimuovere tutti gli ostacoli alla circolazione delle idee e delle informazioni culturali e scientifiche. Sul piano specificamente educativo, l'Unesco tende a ottenere che tutti gli stati membri garantiscano alla popolazione rispettiva un minimo d'istruzione non solo nel senso di fare imparare a leggere e scrivere ma anche come apprendimento dei precetti fondamentali dell'igiene, elevazione del lavoro, agricoltura, ecc. Per le scienze esatte, infine, l'Unesco tende a diventare in questo settore un centro mondiale per lo sviluppo e il reciproco scambio delle conoscenze scientifiche fra gli scienziati di tutto il mondo, non senza recare il proprio contributo a organismi scientifici e singoli studiosi.

Alla fine del 1948 dell'Organizzazione facevano parte 44 paesi (URSS esclusa), compresi quattro dell'Oriente europeo, e nel 1947 ebbe un bilancio di oltre 6 milioni di dollari che sono saliti a 7 milioni e 683.000 dollari per il 1948. Il contributo varia a seconda dei paesi: sul bilancio del 1948 gli Stati Uniti sono stati presenti per il 41,80%, la Gran Bretagna per il 13,38%, la Francia e la Cina per il 6,99%, l'India per il 4,60%, ecc. L'Unesco non agisce direttamente ma si limita a sollecitare e incoraggiare le iniziative, a orientare l'attività e, come ha sottolineato il direttore generale uscente Julian Huxley (cui è succeduto alla fine del 1948 il ministro dell'Istruzione messicano Jaime Torres Bodet) essa tende a disancorarsi dalla dipendenza di fatto dagli stati membri - che cercano di farvi valere, attraverso i rispettivi rappresentanti, le proprie esigenze politiche - per svolgere la propria opera attraverso singoli individui, "con delegati dei governi, ma araldi di civiltà". L'Italia è stata ammessa all'Unesco nella conferenza di Città di Messico dell'autunno 1947.

Bibl.: The Book of Needs of Fifteen War Devastaded Countries, Parigi 1946; Conference for the establishment of the Unesco, Londra 1946; H. E. Wilson, Education as an implement of International Cooperation, New York 1945; J. Huxley, Unesco, Its purpose and its philosophy, Parigi 1946; U. Morra, L'organizzazione per l'educazione, las cienza e la cultura, in La comunità internazionale, ottobre 1947; B. Dexter, Unesco faces two worlds, in Foreign Affairs, aprile 1947; E. Rotten, Unesco, ihre Bedeutung für die Weltpolitik, in Friedenswarte, nn. 1-2, 1948; Unesco Lectures, New York 1949.

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