UTILE

Enciclopedia Italiana (1937)

UTILE

Delio CANTIMORI

. "Utile" ha oggi tre significati principali: "utile" è in primo luogo ciò che non ha valore in sé, ma come mezzo a un altro fine giudicato buono, da qualsiasi punto di vista (Kant, Critica del Giudizio, I,1, par. 4); in secondo luogo ciò che serve alla vita o alla felicità (benessere individuale), come opposto ai fini spirituali o morali; e infine ciò che concerne l'interesse economico-sociale in senso stretto (patrimonio, carriera), opposto non solo alla vita dello spirito e al dovere morale, ma anche al piacere e al benessere individuale.

Per l'antica conoscenza greca, utile, giovevole, piacevole, buono si confondevano, come mostrano le distinzioni socratiche fra vero utile, identico col bene e falso utile, identico col piacevole e col giovevole. È stato il cristianesimo a delimitare e differenziare il concetto dell'utile (che aveva già avuto un'elaborazione dall'etica stoica e dai giuristi romani), opponendolo al dovere morale, inteso in senso spiritualistico, non più intellettualisticamente come il "bene" della filosofia greca. Per tutta la filosofia medievale e moderna l'utile è rimasto di fronte al dovere morale come momento inferiore, come termine indicante una posizione deteriore, il vantaggio personale, d'ordine materiale, di contro ai fini superiori, d'ordine religioso, morale, spirituale, politico, sentimentale (disinteresse). L'idealismo moderno, con il Croce, ne ha tentato una valutazione indipendente dalla tradizione morale cristiana, ponendolo come momento elementare della "pratica" ed elevandolo, come momento politico-economico, a dignità pari a quella dell'etica. Così acquistava formulazione filosofica moderna quell'esigenza dell'autonomia della politica che nella tradizione italiana si era affermata con il Machiavelli e con il Vico. Nel pensiero del Gentile, che pure accoglie l'esigenza moderna immanentistica per la quale si deve superare il dualismo utile-dovere, interesse-morale, il momento dell'eticità e della moralità riceve un'eccentuazione quasi esclusiva, assorbendo in sé il momento dell'utile.

Bibl.: V. economia politica; etica; politica.

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