VARDAR

Enciclopedia Italiana (1937)

VARDAR (A. T., 77-78 e 82-83)

AIdo Sestini

Il Vardar (l'antico "Αξιος dei Greci) è uno dei principali fiumi della Penisola Balcanica (lunghezza km. 370, estensione del bacino kmq. 26.500). Nasce sul versante orientale dello Šar Planina e il suo corso montano (fino a Gostivar, altezza m. 512) è brevissimo; percorre quindi con direzione da SSO. a NNE. il bacino alluvionato di Tetovo, per volgere poi bruscamente verso SE., direzione che conserva per lungo tratto, passando da un bacino all'altro attraverso strette valli ed anche vere gole. Nella pianura della conca di Skoplje (alt. m. 224) il fiume è accompagnato da paludi, dopo essere stato ingrossato dal Lepenac e dal Treska; poi riceve il Pčinja ed oltrepassata Veles (alt. m. 173) il Bregalnica e la Crna Reka, che sono i suoi affluenti maggiori. Il secondo gli reca le acque della conca di Monastir. Il Vardar si rinserra in una gola grandiosa e pittoresca, scavata nei calcari mesozoici, lunga 19 km. e detta Demirkapija (Porta di Ferro); volge poi verso sud e oltrepassata ancora una stretta (Ciganska Klisura, cioè gola tsigana), entra in territorio greco a Djevdjelija, sboccando poco dopo nella pianura della Campania, attorno al Golfo di Salonicco, ormai a soli 20 metri d'altezza. Il fiume raggiunge il mare in questo golfo, con un delta sfrangiato e varie bocche attive o morte. La valle del Vardar costituisce una importante via di comunicazione ed è seguita dalla linea ferroviaria da Belgrado a Salonicco.