VERACRUZ

Enciclopedia Italiana (1937)

VERACRUZ (A. T., 148)

Emilio MALESANI
Ezequiel A. CHAVEZ
Guido ALMAGIA

Città e porto del Messico, nello stato omonimo; sorge sulla costa del Golfo del Messico a 19°11′ 50″ di lat. N. e a 96° 20′ di long. O., in una piccola insenatura malamente protetta da una serie di scogli e isolette. La città, fondata da Hernán Cortés col nome di Villa Rica de Veracruz, durante tutta la dominazione spagnola fu l'unico porto in cui si concentrava il commercio con la madrepatria ed è tuttora il porto principale per il movimento di passeggeri e di merci, anche se incalzato da presso da Tampico. Il porto attuale è una creazione artificiale recente (1905), protetto dai venti del nord, che già ostacolavano l'entrata e la sosta delle navi nella rada troppo aperta, da una serie di moli e di frangiflutti appoggiati agli scogli e alla isoletta di Gallega su cui si eleva il famoso forte di S. Juan de Ulúa: il movimento annuale delle merci supera i 3 milioni di tonnellate. Veracruz è stazione di testa delle linee che salgono a Città di Messico ed è collegata alla ferrovia transconinentale dell'istmo di Tehuantepec; linee regolari di navigazione la uniscono a New Orleans, alle Antille, a New York e all'Europa. La città, che contava 54.225 abitanti nel 1921 e ne aveva 67.494 nel 1930, vive specialmente di commercio, ma possiede anche varie industrie con produzione di alcool, aguardiente, cioccolata, sigari, calzature, ecc.; vi hanno sede importanti case commerciali di ditte nordamericane ed europee.

Veracruz presenta un aspetto vario e composito per la mescolanza di costruzioni antiche e recenti: ha piazze belle e spaziose, strade larghe e diritte e numerosi edifici pubblici interessanti. Al centro si trova la Plaza de la Constitución, ombreggiata da alti cocchi e adorna di aiuole. Via principale è l'Avenida de la Indipendencia che corre dalla stazione della ferrovia Nord fino all'Alameda dove si trova il grande parco Diaz con il monumento a Benito Juárez. Tra le chiese, la principale è quella dedicata all'Assunzione, che sorge sulla Plaza de la Constitución.

Storia. - La città dí Veracruz fu così nominata da Hernán Cortés in memoria del venerdì santo 22 aprile 1519 in cui egli e i suoi compagni sbarcarono presso il luogo dove la fondarono. Nel 1524 per ordine dello stesso Cortés fu trasferita alla riva sinistra del fiume de las Canas, ma nel 1599 il re Filippo II la fece ristabilire nel luogo che occupa tuttora. La costruzione della fortezza di San Juan de Ulúa era stata cominciata nel 1582, poi fu ingrandita dal viceré Marqués de Mancera. Veracruz fu l'unico porto della Nuova Spagna nel Golfo del Messico, durante l'epoca coloniale, e il 28 febbraio 1789 ottenne le franchige del "libero commercio", decretato dalla Prammatica Reale del 12 ottobre 1778. Il 2 dicembre 1822 vi ebbe luogo il primo pronunciamiento contro il governo del paese con un proclama e un progetto redatto dal ministro di Columbia Miguel Santa Maria a richiesta di Antonio Lópes de Santa Anna; questo piano, approvato il 1° febbraio 1823 dai capi militari riuniti nella Casa Mata presso il porto, fu causa della caduta dell'impero d'Iturbide e della proclamazione della repubblica. Quando la Nuova Spagna si dichiarò indipendente, San Juan de Ulúa rimase in potere della Spagna, ma il 18 novembre 1825 la guarnigione si arrese alla flotta messicana comandata da D. Pedro Sáenz de Baranda. Durante la "guerra di riforma" il presidente Juárez stabilì il suo governo a Veracruz dal 6 maggio 1858 alla fine del 1860. L'anno seguente la città fu assediata, inutilmente, dal generale Miramón. Nel dicembre 1861 e gennaio 1862 Veracruz fu occupata dalle squadre spagnola, francese e inglese, e il 28 maggio 1864 sbarcava nel suo porto l'imperatore Massimiliano con l'imperatrice C'arlotta. Finito l'"intervento", l'esercito repubblicano occupò il porto il 27 giugno 1867. Il porto di Veracruz fu occupato il 21 aprile 1914 dalle forze navali degli Stati Uniti per impedire lo sbarco delle munizioni da guerra destinate al generale Victoriano Huerta, e avendo questi abbandonato la capitale della repubblica il 15 luglio, le milizie americane rimasero a Veracruz finché il 23 novembre Venustiano Carranza vi stabilì il suo governo, non ritornando alla Città di Messico che il 10 luglio 1915.

Azione navale del 1838. - Scaduto inutilmente il termine imposto dal governo francese a quello messicano per ottenere soddisfazione delle violenze commesse a danno di proprî sudditi, il contrammiraglio J. Baudin si presentò il 27 novembre 1838 dinnanzi a Veracruz con una squadra composta di 3 fregate, 1 corvetta, 2 bombarde e 2 battelli a vapore. Il forte di San Juan de Ulúa era armato, a difesa della città, con potenti batterie (circa 190 bocche da fuoco di tutti i calibri) e presidiato da una numerosa guarnigione. L'ammiraglio francese dispose le grandi unità a circa 2000 m. dal fronte al mare, mentre ordinò alle unità minori di sfilare a circa un migliaio di metri dal forte. Il tiro fu diretto con grande precisione, e il risultato del bombardamento fu tanto notevole, che alle ore 16 circa saltò in aria un'importante opera, poco dopo saltarono due polveriere, e alle ore 17 una nuova colossale esplosione indusse il nemico a rallentare la sua resistenza. Poco dopo il tramonto i Messicani domandarono di trattare, e il 28 Veracruz capitolò. Il 5 dicembre il Baudin, alla testa dei suoi marinai, prese in consegna tutte le fortificazioni, fino al 7 aprile 1839, quando la pace fu conclusa.

Azione navale del 1847. - Durante la guerra fra il Messico e gli Stati Uniti, nei giomi 22 e 23 febbraio 1847 ebbe luogo presso Buenavista una battaglia assai sanguinosa con perdite notevoli sia da parte messicana (circa 4000 uomini), sia da parte americana (circa 700 uomini). Dopo tale violento scontro navale, il generale Taylor si era assunto il riordinamento del paese; il generale Winfield Scott, aiutato da una squadra di oltre 37 unità provviste di 400 cannoni, investì il 13 marzo la piazza di Veracruz e il 18 strettamente l'assediò. Veracruz era difesa da oltre 5000 uomini e largamente provvista di viveri e munizioni. Il 22 e il 27 successivi fu aperto il fuoco contro la città, che il 29 fu costretta a capitolare, dopo che il generale messicano J. Morales depose il comando. La città fu restituita al Messico il 30 luglio 1848.

Bibl.: M. Lerdo de Tejada, Apuntes históricos de la heróica ciudad de Veracruz, voll. 3, Messico 1850-58.