BIGNAMI, Vespasiano

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 10 (1968)

BIGNAMI, Vespasiano (pseudonimo Vespa)

Alberto Lorenzi

Nacque a Cremona il 18 ott. 1841 da Giacomo, apprezzato violinista e direttore d'orchestra, e da Teresa Fiocchi. Rivelò presto attitudini artistiche, tanto che nel 1852 suo padre, recatosi a Bergamo per concerti, volle presentarlo a Enrico Scuri, direttore dell'Accademia Carrara. Sotto la guida dello Scuri, il B. compì a Bergamo per dieci anni il tirocinio pittorico, finché, nel 1862, si recò a lavorare a Milano. Qui acquistò subito notorietà come illustratore e caricaturista di quei giornali umoristici (l'Uomo di pietra, il Mefistofele, lo Spirito folletto), che tanto contribuirono a mantener vivo l'interesse per le vicende politiche del tempo. Fu forse quest'attitudine a vedere il lato comico delle cose, attitudine ch'è in fondo spirito di reazione, a farlo subito fautore entusiasta della Scapigliatura. Il B. si distinse in iniziative brillanti e proficue. È a lui soprattutto che si deve la fondazione della "Famiglia Artistica" (1872), nonché l'organizzazione di una mostra rimasta famosa: "L'Indisposizione di Belle Arti" del 1881 (il comitato ordinatore fu dal B. umoristicamente rappresentato in un quadro, oggi alla "Famiglia Artistica"). A lui fece capo una serie di manifestazioni caratterizzate dalla spensieratezza : ma fu una spensieratezza che "velò la lotta per la quale fu conquistata una serie di espressioni sincerissime, e alla moderna pittura fu riconosciuta la dignità dei tentativi, delle esperienze, delle ricerche" (Nicodemi). Il B. cominciò a dedicarsi massimamente alla pittura verso il 1865, e i suoi quadri, che rientrano nell'ambito dell'impressionismo lombardo, traducendo le conquiste di contemporanei maggiori, gli meritarono ampi riconoscimenti.

Nel 1869, con la Lezione di botanica, vinse il premio Mylius bandito dall'Accademia di Brera. Altri suoi quadri divennero popolari, come ad esempio Condannato a morte, riprodotto più volte a Bruxelles, nel quale riaffiora l'estro umoristico (il condannato a morte è infatti un pollo, raffigurato mentre fugge attraverso una cucina). Numerosi acquerelli, riproducenti di preferenza scene di vita milanese, e bianchi e neri, per i quali asseriva di servirsi del petrolio anziché dell'acqua, si aggiungono alla vasta produzione del B., il quale ebbe inoltre incarichi importanti per decorazioni di teatri e palazzi anche all'estero: a Londra, Bruxelles, Montevideo, Buenos Aires.

Eseguì riquadri immensi, di 144metri quadrati ciascuno, con le allegorie della Poesia, della Musica e della Danza per il teatro di San José di Costarica. Dipinse un gabinetto da bagno e una camera da letto per la villa dell'architetto Maraini, a Nizza, distrutta pochi mesi dopo, nel 1874, da un incendio.

Le gallerie d'arte si contesero le opere del B.; la sua buona fama anche di ritrattista (eseguì fra gli altri il ritratto, ora al Civico Museo di Cremona, del suo conterraneo ed amico Amilcare Ponchielli) gli procurò la commissione di tre ritratti per la quadreria dell'Ospedale Maggiore di Milano: quelli dei benefattori Ignazio Peregalli (1883), Francesco Osculati (1890) e Achille Nebuloni (1910). Un Ritratto del padre, firmato e datato 1880, è nella Galleria Ricci Oddi di Piacenza. Nel 1879 decorò, con gli affreschi degli Evangelisti, la chiesa di Rosazza Biellese. Nel 1894 vinse a Vienna una medaglia d'oro con il dipinto La Madre del Redentore. L'ultima sua opera importante,Il Sogno d'oltretomba (dipinto per la cappella Curletti nel cimitero monumentale di Milano), è dell'anno 1901.

Il B. era stato nominato (1883) consigliere dell'Accademia di Brera che, dieci anni dopo, lo chiamava a succedere al Casnedi nella cattedra del disegno di figura. Insegnò fino al 1921, quando raggiunse i limiti di età.

Fra i suoi dipinti conservati alla Civica Galleria d'Arte Moderna di Milano,Mattino sulla vecchia strada di Maggianico e Il pollaio di Pierina furono assegnati al comune dalla Società per le Belle Arti, rispettivamente nel 1881 e nel 1910; Il bucato fu donato da Vittore Grubicy De Dragon nel 1920; l'Autoritratto, infine, fu acquistato presso l'autore nel 1922.

Ma il B. non fu soltanto apprezzato caricaturista, pittore e animatore di manifestazioni mondane; fu anche autore di versi in lingua e in dialetto e uno dei più interessanti storici dell'arte del suo tempo. Dedicò studi a Eleuterio Pagliano, Mosè Bianchi, Cesare Tallone. Un suo volume,La pittura lombarda nel sec. XIX, pubblicato a cura della Società per le Belle Arti nel 1900, illustra un'esposizione da lui stesso organizzata.

Presso la Biblioteca d'Arte del Castello Sforzesco, su fogli della più disparata natura raccolti in ventinove volumi, sono conservati numerosissimi appunti del B., comprendenti ricordi, aneddoti, impressioni, aforismi, testi di conferenze, temi per articoli e bozzetti, copie di conti per quadri eseguiti, giudizi critici, curiosità: fonte preziosa per completare lo studio di questa caratteristica figura di umorista e di artista.

Il B. morì a Milano il 28 febbr. 1929.

Bibl.: I. Camelli,Il pittore V. B., in Faro (Cremona), 1925, p. 15; P. Pecchiai,I ritratti dei benefattori dell'Ospedale Maggiore di Milano (secc. XV-XX), Milano 1927, figg. 290, 308, 389; A. Curti,Ritratti: V. B., in Il Secolo illustrato (Milano), 1928, p. 313; necrologio, in L'Illustrazione italiana, 10 marzo 1929, p. 367; A. Curti, "Vespa" (V. B.), in Milano. Riv. mensile del Comune, LVIII (1941), pp. 196-202; G. Nicodemi,Le carte di V. B. donate da C. Bozzi alla Bibl. d'Arte del Castello,ibid., LIX (1942), pp. 513-517; S. Lodovici (S. Samek Lodovici),Storici teorici e critici delle arti figurative d'Italia dal 1800 al 1940, Roma 1946, p. 56; S. Pagani,La pittura lombarda della scapigliatura, Milano 1955, pp. 565-574 e passim; E. Piceni-M. Cinotti,La pitt. a Milano dal 1815 al 1915, in Storia di Milano, XV, Milano 1962, p. 534; R. Levi Pisetzky,La vita e le vesti dei Milanesi nella seconda metà dell'Ottocento,ibid., p. 785 (per altre citaz. nella Storia di Milano, v. Indice, Milano 1966); A. M. Comanducci, Diz. ill. dei pittori,disegnatori e incisori ital. moderni e contemporanei, I, Milano 1962, pp. 196-198; U. Thieme-F. Becker,Künstler-Lexikon, IV, p. 22; Encicl. Ital., VI, p. 996.

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