Vetro

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)

vetro


vétro [Der. del lat. vitrum] [FTC] [FSD] Lo stato di aggregazione della materia che si produce quando un liquido viene raffreddato e diventa rigido senza cristallizzarsi: v. vetro. Per le proprietà isolanti elettriche, v. dielettrico: II 122 Tab. 5.1. ◆ [FTC] [FSD] V. a piombo: v. contenenti piombo in tenori oltre l'80 %, usati per la protezione dai raggi X e in certe applicazioni ottiche per il loro elevato indice di rifrazione. ◆ [FTC] [FSD] V. atermico: v. normalmente trasparente per le radiazioni visibili ma poco trasparente per quelle infrarosse, cioè per il calore raggiante, e quindi usato come speciale isolante termico; si ottiene introducendo nel v. ossidi colorati (per es., ossido ferroso), che provocano assorbimento selettivo, oppure rivestendo la superficie esterna con sottili spessori (dell'ordine di frazioni di μm) di metalli o di ossidi metallici. ◆ [FSD] V. calcogenidi: v. semiconduttori amorfi: V 149 b. ◆ [FTC] [FSD] V. cellulare: v. contenente una quantità di piccolissime cavità (diametro del-l'ordine del µm), non comunicanti fra loro, adatto come isolante termico o acustico; ha bassa densità, elevata stabilità chimica, buone prestazioni meccaniche ed è facile da lavorare. ◆ [FTC] [FSD] V. ceramico: lo stesso che vetroceramica. ◆ [FTC] [FSD] V. conduttori: quelli che presentano conducibilità elettrica dovuta alla presenza di ioni dotati di relativ. elevata mobilità; la conducibilità può essere aumentata rivestendo la superficie con sottili strati conduttori. ◆ [FTC] [FSD] V. di Boemia: v. calcico-potassico, fabbricato con materie prime assai pure; è duro, poco fusibile, trasparente e rifrangente; simile al cristallo, è usato per oggetti da laboratorio sottoposti a elevate temperature. ◆ [FSD] V. di dipolo e di quadrupolo: v. solidi, transizione di fase nei: V 403 b. ◆ [FTC] [FSD] V. di quarzo: sono costituiti quasi esclusivam. da silice; hanno basso coefficiente di dilatazione, per cui possono sopportare bruschi sbalzi di temperatura, e sono ben trasparenti per radiazioni ultraviolette; per tali proprietà si usano largamente per manufatti da laboratorio. ◆ [FTC] [FSD] V. di sicurezza: lo stesso che v. infrangibile. ◆ [FTC] [FSD] V. di silice: hanno, rispetto ai v. di quarzo (v. sopra), minore tenore di silice (94÷95 %) e presentano proprietà fisiche simili; sono usati in bulbi di lampade per radiazioni ultraviolette, per isolatori elettrici per alte frequenze e per oggetti da laboratorio. ◆ [FSD] V. di spin: particolari leghe di materiali magnetici il cui comportamento può essere preso a modello per lo studio delle proprietà dei v. amorfi: v. vetri di spin. ◆ [FTC] [EMG] V. ferromagnetico: denomin. di materiali ferromagnetici ottenuti con struttura vetrosa: v. ferromagnetismo: II 567 c. ◆ [FTC] [FSD] V. fotocromatici (o fotocromici): hanno la proprietà che la loro trasparenza varia in funzione dell'intensità della luce che li colpisce. Questi v. contengono alogenuri di argento e sono chiari prima dell'esposizione alla luce solare; per azione di quest'ultima le particelle di alogenuro danno poi origine ad argento metallico, che conferisce al v. colorazione grigia, facendolo diventare così un filtro, partic. per le radiazioni infrarosse; al diminuire dell'intensità della luce solare la colorazione grigia diminuisce e il v. riacquista le proprie caratteristiche di trasmissione. ◆ [FTC] [FSD] V. fotosensibili: quelli capaci, una volta esposti a radiazioni ultraviolette o a raggi X, di divenire, irreversibilmente, attaccabili dagli acidi diluiti; ricoprendoli preventivamente con adatte mascherine è possibile trasferirvi disegni di estrema precisione, richiesti, per es., dall'industria optoelettronica. ◆ [FTC] [FSD] V. in fibre, o v. tessile o lana di v.: filamenti sottili, di diametro di alcuni decimi di µm, ottenuti stirando fortemente v. fuso; presentano carico di rottura a trazione notevolmente superiore (50÷100 volte) a quello degli analoghi v. in lastre e trovano impiego nella preparazione di plastici rinforzati e nell'isolamento termico e acustico; le fibre ottiche sono un tipo particolare di v. in fibre. ◆ [FTC] [FSD] V. infrangibile: v. caratterizzato da un'elevata resistenza alla rottura per urto, la quale, quando avviene, non dà frammenti con spigoli taglienti; quello stratificato è ottenuto intercalando fra due lastre di v. normale un foglio di materiale plastico, che a caldo e sotto pressione le incolla; quello temprato si ottiene da lastre di v. riscaldate poco al di sotto della temperatura di rammollimento e poi raffreddate con getti d'aria sulle due facce. ◆ [FTC] [FSD] V. metallico: lega metallica che, per effetto di un raffreddamento del prodotto fuso, operato a una velocità molto superiore a quella normalmente adottata, presenta una struttura vetrosa, cioè amorfa, risultando caratterizzata, rispetto ai corrispondenti prodotti cristallini, da superiori caratteristiche meccaniche e da particolari proprietà magnetiche, elettriche e di resistenza a corrosione: v. amorfo, stato di aggregazione: I 110 e. ◆ [FTC] [CHF] V. neutro: v. per usi chimici, né acido né basico, a base di borosilicati di alluminio, bario, sodio e zinco. ◆ [OTT] V. nuovi: denomin. data a v. ottici realizzati intorno al 1930 per costruire doppietti acromatici e planeici, con una composizione piuttosto complessa in quanto, oltre alla prevalente silice SiO₂, contenevano quantità variabili di B, P, Ba, Zn e altri elementi; i v. ottici normali venivano allora chiamati v. vecchi. ◆ [FTC] [FSD] V. organico: denomin. di alcuni prodotti a base di resine sintetiche (poliacriliche, ecc.) che presentano alcune proprietà del v., in partic. la trasparenza, e che si prestano a sostituirlo in certe applicazioni, con vantaggio per quanto riguarda la loro infrangibilità ma con svantaggio per quanto riguarda la loro molto minore durezza superficiale e quindi la maggiore scalfibilità. ◆ [OTT] V. ottico: denomin. generica dei vari tipi di v. usati per realizzare dispositivi ottici (lenti, prismi, ecc.), caratterizzati da una grande omogeneità delle proprietà ottiche (indice di rifrazione e trasparenza) e dall'assenza di difetti di ogni tipo: v. ingegneria ottica: III 205 f; a seconda del loro numero di Abbe Vd si dividono in v. crown (Vd>50) e v. flint (Vd

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