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Pseudonimo dell’artista portoghese Alexandre Farto (n. Lisbona 1987). Il più noto artista portoghese attivo sulla scena dei muri in merito a una particolare tecnica di intervento dallo stesso messa a punto, capace di conferire ai suoi lavori caratteristiche di unicità ed immediata riconoscibilità. Cresciuto a Seixal, zona industriale di Lisbona, in un’epoca di forti contrasti e trasformazioni urbanistiche dopo la rivoluzione del 1974, frequenta la strada come prima e importante palestra creativa, essendo coinvolto sin da giovanissimo nel campo del graffiti-writing, pratica che avrà una forte influenza sugli sviluppi successivi del suo lavoro. Si trasferisce in seguito in Inghilterra dove frequenta l’University of the arts Saint Martins di Londra, città dove vive e lavora alternativamente a Lisbona. Facendo proprio il concetto di sottrazione del materiale a fini creativi, alla base di tecniche incisorie tradizionali, V. espande i confini della rappresentazione murale generando un procedimento del tutto personale e innovativo nello scenario dell’arte urbana, nel quale si impone definitivamente dopo la partecipazione al Cans Festival di Londra organizzato da Banksy nel 2008. Con l’ausilio di scalpelli, martelli a percussione, microcariche esplosive e talvolta acidi l’artista portoghese scalfisce a diverse profondità le pareti d’intonaco o di mattoni degli edifici facendo emergere, alla fine di un processo sottrattivo mirato, grandi volti di persone, precedentemente tracciati su muro a partire da immagini fotografiche. La distruzione degli strati materiali superficiali e l’emersione di quelli sottostanti si caricano nella visione di V. di un simbolismo che rimanda a una purezza interiore dell’uomo offuscata dalla stratificazione storica e dalle sovrastrutture sociali. Risvolto estetico, per i contrasti chiaroscurali generati dai diversi colori delle superfici e livelli di profondità raggiunti, è il conferimento di un vigoroso acume psicologico a ritratti quasi sempre appartenenti a persone comuni dei luoghi in cui l’artista interviene. La medesima tecnica è adoperata anche per i lavori in galleria, avvalendosi di materiali come manifesti pubblicitari, legno, sughero e polistirolo. V. ha esposto in prestigiosi istituti culturali ed è intervenuto su edifici di tutto il mondo, come nelle città di Londra, Parigi, Las Vegas, Lisbona, Mosca, Rio De Janeiro, Torino, Hong Kong e Catania, in quest’ultima portando a termine nel 2015 quello che da alcuni è considerato il più grande ritratto al mondo. Tra le sue opere più recenti si segnala il volto di J. Saramago (2020) scolpito sul molo di Lourinhã per la ricorrenza del centenario della nascita dello scrittore.

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