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vigile

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vigile Appartenente a specifici corpi di guardie. diritto V. del fuoco Il Corpo nazionale dei v. del fuoco ha carattere civile e come fine istituzionale quello di tutelare l’incolumità delle persone e la salvezza delle cose mediante la prevenzione e l’estinzione degli incendi e l’apporto di soccorsi tecnici in genere. Alla diretta dipendenza del ministero dell’Interno dal 1941, in base alla l. 225/24 febbraio 1992, costituisce una struttura operativa, di fondamentale rilevanza, del Servizio nazionale della protezione civile. Il personale è permanente e volontario: il primo dedica la propria attività in modo esclusivo e continuativo al servizio; il secondo non è vincolato da rapporto d’impiego ed è chiamato a prestare servizio ogniqualvolta se ne manifesti il bisogno.

Nell’esercizio delle proprie funzioni il personale direttivo e i sottufficiali sono ufficiali di polizia giudiziaria; i v. scelti e i v. sono agenti di polizia giudiziaria. Organi centrali sono: l’ispettore generale capo del Corpo, che lo dirige; il servizio tecnico centrale; le scuole antincendi e di protezione civile; il centro studi ed esperienze; il servizio sanitario; il servizio ispettivo antincendi aeroportuale e portuale. L’organizzazione locale del corpo dei v. del fuoco è costituita da ispettorati regionali o interregionali; comandi provinciali; distaccamenti e posti di vigilanza; colonne mobili di soccorso. V. urbani Dipendenti comunali che, in base alla legge quadro sull’ordinamento della polizia municipale (l. 65/7 marzo 1976), vigilano, con una attività di prevenzione e di accertamento delle infrazioni, sull’osservanza nell’ambito comunale di norme (in particolare, i regolamenti comunali) e di provvedimenti dell’autorità. Nell’ambito territoriale dell’ente di appartenenza e nei limiti delle proprie attribuzioni, il personale che svolge servizio di polizia municipale esercita anche funzioni di polizia giudiziaria e servizio di polizia stradale, nonché funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza (a tal fine la qualità di agenti di pubblica sicurezza è conferita dal prefetto). storia Nell’antica Roma, nome degli appartenenti a un corpo armato, incaricato di spegnere e prevenire gli incendi e di vigilare sulla sicurezza della città. Originariamente costituirono questo corpo i tresviri capitales, poi anche i quinqueviri cistiberini; il lavoro manuale era eseguito da schiavi (la familia publica degli edili). Nel 6 sec. d.C. Augusto riformò definitivamente l’organizzazione del corpo, affidandogli anche un compito di polizia notturna e stabilendo che fosse composto di liberti, i quali potevano, dopo un determinato periodo di servizio (prima di 6, poi di 3 anni), ottenere la cittadinanza romana. I v. erano inquadrati in 7 coorti (incerto il numero di composizione: di 500 o 1000 uomini ciascuna fino al 2° sec. d.C., sicuramente di 1000 uomini da Settimio Severo in poi), ognuna comandata da un tribuno e strutturata su 7 centurie. A ogni coorte competevano due delle 14 regioni in cui Roma era stata suddivisa da Augusto: in una la statio, la caserma, nell’altra l’excubitorium, un distaccamento o postazione di guardia. Loro capo fu il praefectus vigilum o vigilibus, funzionario scelto nell’ordine equestre, non vero magistrato ma investito di poteri giurisdizionali limitati: oltre che sulla disciplina dei diretti dipendenti, ebbe competenza sui reati attinenti al suo compito, benché non potesse emettere sentenze capitali. L’attrezzatura dei v. si componeva di centones, coperte bagnate per soffocare le fiamme, siphones, sorta di idranti con le tubature in cuoio, e di semplici strumenti come asce, scale, corde, pertiche ecc.

Vedi anche
coorte medicina Nelle indagini epidemiologiche, gruppo di individui portatori di una caratteristica comune (per es., coorte di nascita, di nati in uno stesso anno; coorte rurale, di abitanti di un comune rurale; coorte lavorativa, di soggetti che lavorano nello stesso ente) o anche di soggetti arruolati in ... Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto (lat. C. Octavius; dopo l'adozione da parte di Cesare: C. Iulius Caesar Octavianus; dal 27 a. Augusto, Gaio Giulio Cesare Ottaviano il nome ufficiale è Imp. Caesar Augustus). - Primo imperatore romano (Roma 63 a.Augusto, Gaio Giulio Cesare Ottaviano - Nola 14 d.Augusto, Gaio Giulio Cesare Ottaviano). ... Aquinco Antica città della Pannonia sulla destra del Danubio, l’odierna Ó-Buda. Di origine preromana, fu nel 1° sec. d.C. stazione militare e doganale, poi municipio. Restano cospicui avanzi monumentali di due abitati, quello militare (nella zona dell’odierno cantiere navale) e quello civile (regione di Papfòld), ... Gaio Valèrio Triàrio Valèrio Triàrio, Gaio (lat. C. Valerius Triarius). - Ufficiale romano (1º sec. a. C.); legato di Lucullo durante la guerra contro Mitridate VI, conquistò Apamea (73), sconfisse Mitridate presso Comana (68) ma ne fu sconfitto l'anno seguente a Zela.
Categorie
  • MESTIERI E PROFESSIONI in Storia
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  • STORIA E FILOSOFIA DEL DIRITTO in Diritto
Tag
  • PROTEZIONE CIVILE
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  • EXCUBITORIUM
  • ANTICA ROMA
  • CENTURIE
Altri risultati per vigile
  • VIGILI
    Enciclopedia Italiana (1937)
    Ettore Ghislanzoni . Con tale denominazione vennero designati i componenti di un corpo armato, che doveva provvedere a spegnere, a limitare, e, per quanto possibile, a prevenire gl'incendî e inoltre al servizio di pubblica sicurezza nella città di Roma specialmente durante la notte. Tale servizio era ...
Vocabolario
vìgile
vigile vìgile agg. e s. m. [dal lat. vigil -ĭlis, der. di vigēre (v. vigere)]. – 1. agg. a. Che vigila, che segue quanto avviene, e quanto può avvenire, con attenzione particolarmente desta e pronta: bisogna essere vigili nel pericolo;...
vigile di quartiere
vigile di quartiere loc. s.le m. Agente di polizia locale incaricato della sorveglianza di un quartiere urbano, con il compito di stabilire un contatto diretto con i cittadini. ◆ «Telecamere a circuito chiuso, colonnine stradali per le...
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