VIIPURI

Enciclopedia Italiana (1937)

VIIPURI (sved. Viborg; A. T., 68)

Umberto TOSCHI

Capoluogo storico della Carelia e ora di una provincia della Finlandia; sorge a 60°43′ lat. N. e 28° 44′ long. E., all'estremità di una lunga baia che dalle coste orientali del Golfo di Finlandia si spinge al N., messa in comunicazione con il Lago Saimaa mediante un canale di 60 km. In tempi storici sboccava nei pressi anche un braccio del Vuoksi, onde il sito era in comunicazione diretta anche con il Ladoga. Vi si determinò quindi da tempo immemorabile un centro di scambî. La città deve però la sua origine al castello costruito nel 1293 dal condottiero svedese Torgil Knutsson in un'isoletta compresa fra i due odierni porti. Il quartiere antico intorno al castello conserva caratteristici aspetti medievali. Altri notevoli monumenti sono il duomo, adibito dai Russi a magazzino militare e riaperto al culto nel 1918, e l'antica cinta murata. I quartieri moderni, si sono sviluppati intorno ai due porti e in numerosi grossi sobborghi.

Viipuri è città tipicamente commerciale, con intensa attività portuale e importante stazione di transito verso la vicina Russia (linea Helsinki-Leningrado con un ramo, verso NE., al Ladoga e altro, verso S., all'avamporto di Koivisto). La navigazione interna, per effetto dell'allacciamento al sistema fluviolacustre del Saimaa, vi dispone di un vasto retroterra, che si spinge a S. Mikkeli, a Kuopio e sino ad Iisalmi, a 63°30′ lat. N. Fabbriche di sapone, fiammiferi, tabacchi, industrie meccaniche e del legno contrassegnano la notevole attività manifatturiera.

La popolazione era di 2746 ab. nel 1815 e aumentò durante il regime russo, specialmente dopo il 1860. Gli abitanti, che erano in quell'anno 5421, quasi raddoppiarono in un solo decennio e crebbero con ritmo sempre celere sino a 32.312 nel 1900. Poi si notò una diminuzione (1910:27.508 ab.); ma l'incremento riprese fortissimo dopo la guerra mondiale (da 30.071 nel 1920 a 50.000 nel 1930). Fin circa il 1875 l'elemento finlandese fu minoranza, ma poi prese a prevalere e specialmente nel dopoguerra, sì che oggi conta soltanto un 12% di Svedesi, 5% di Russi e neppur 1% di Tedeschi.

Viipuri ebbe statuto di città nel 1403. Nel Medioevo il commercio della città fu nelle mani degli anseatici e l'elemento tedesco è rimasto a lungo assai forte nella borghesia mercantile del luogo. Nel sec. XVI le restrizioni imposte dagli Svedesi al traffico fecero decadere la città, che riebbe tuttavia una nuova fioritura dopo che le fu ridonata libertà di commerci, sì che alla metà del sec. XVII essa costituì il più importante centro commerciale della Finlandia. Nel 1710 fu assediata da Pietro il Grande; presa, venne staccata dalla Finlandia e fatta capoluogo della Carelia russa, fino al 1812. Grande incremento ricevette poi per l'apertura del Canale del Saimaa (1856), della ferrovia per Pietroburgo (1870) e di quella della Carelia (1894). Durante la guerra civile del 1918 vi si ridusse l'ultima resistenza dei rossi e fu presa d'assalto il 28-29 aprile.

La provincia. - La provincia (län) occupa l'estremo SE. della Finlandia e comprende sei città e una sessantina di comuni rurali. Il territorio si stende lungo la costa del Kymijoki (Kymmene) sino al confine sovietico e all'interno si spinge a NE. per ampio tratto attorno e oltre il Ladoga. La superficie è di 43.115 kmq., di cui ben 11.850, cioè il 27,5% occupati da acque continentali (comprendendovi però 8014 kmq. del Lago Ladoga).

Ricchissimo di risorse idrauliche, specialmente lungo il Vuoksi, il paese ha sviluppate industrie forestali e derivate dal legno. L'85% del territorio è occupato dalle foreste; soltanto l'8% è soggetto a colture e ancor questo riunito per la massima parte nei distretti costieri e in quelli a SO. del Ladoga.

La popolazione è di 560.000 ab. con una densità media di quasi 20 per kmq., molto superiore però lungo la costa e intorno al Saimaa, tanto che si riduce a meno di 3 per kmq. nell'estremo NE. Sul totale appena il 5% degli abitanti - e sono quasi tutti quelli della zona costiera - riconosce come lingua madre lo svedese; poco più di 3000 sono i Russi e un 800 i Tedeschi. Si notano, dal punto di vista religioso, un 40.000 ortodossi; i rimanenti sono quasi tutti luterani. Il 64% della popolazione è dedita a occupazioni rurali, il 15% alle industrie. Dei sei centri abitati soltanto il capoluogo e Kotka, il più importante porto fra Viipuri ed Helsinki (12.000 ab.), meritano il nome di città. Gli altri: Hamina (sved.: Fredriksham) pure sul mare; Lappenranta (sved.: Villmanstrand) sul Lago Saimaa; Kakisalmi (sved. Kexholm) sul Ladoga, e Sortavala, all'estremo N. di questo stesso contano da 2500 a 4000 ab.

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